(foto LaPresse)

Negazionisti a 5 stelle

Maurizio Crippa

Da Elio Lannutti che accusa i tedeschi di essere "nipotini di Hitler" alla ex Sara Cunial, che paragonava i vaccini a un "genocidio gratuito"

Il senatore Elio Lannutti ha un noto tic antisemita. Però è anche un doppiogiochista. Una volta fa propaganda ai Protocolli dei Savi di Sion, un’altra accusa la Merkel di nazismo: “Su la testa: abbiamo subito fin troppo i diktat dei nipotini di Hitler”. Comprensivo, il Fatto scrive che Lannutti “imbarazza i 5 stelle”. Sarebbe più decente scrivere che quello è invece il loro modo di ragionare. Ad esempio, a Pasquetta l’ex deputata grillina Sara Cunial da Bassano del Grappa (dove Grappa più che un toponimo sembra un liquore) è stata fermata a zonzo in auto per Ostia. A parte la giustificazione lunare, “vengo dal Veneto e alloggio dove posso” ne ha approfittato con la stampa per squadernare le sue idee negazioniste. In passato aveva paragonato le vaccinazioni a “un genocidio gratuito”. Le chiedono: se ci sarà un vaccino contro il Covid-19 lei si vaccinerà? “Perché dovrei?”. Per evitare di ammalarsi. “Quanti vaccinati non si sono ammalati?”. Provi a chiedere a Lannutti, o magari a Mengele.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"