(foto LaPresse)

Un Papeete per Lotito

Maurizio Crippa

Con il notorio costituzionalista padano il presidente della Lazio ha in comune l’idea delle riforme istituzionali: datemi i pieni poteri. Come quando chiede di risolvere il campionato con uno scontro diretto contro la Juve

"Mi chiamano Lotito il virologo, lo scienziato, ma alla Lazio ho una struttura eccellente. Ho già tamponi e test sierologici”. Poco manca e dovremo chiamarlo anche Capitano del Popolo, Lotito Claudio. Chissà se ha pure la scorta di mascherine per scendere in piazza con tutta la curva come Salvini Matteo. Di certo, con il notorio costituzionalista padano ha in comune l’idea delle riforme istituzionali: datemi i pieni poteri. Manco fosse spiaggiato al Papeete, il padrone della Lazio ha proposto la sua soluzione per salvare il sistema calcio: “Oggi io sono a un punto dalla Juventus… all’andata ho vinto 3-1 e anche in Supercoppa l’ho battuta 3-1. E dovevamo ancora giocare il ritorno. Per equità, una squadra come l’Inter, che ha 8 punti meno di noi, o l’Atalanta, che ne ha 14 in meno, mi dica lei se devono essere coinvolte”. Gli chiedono: accetterebbe una partita secca? “Questo sì, lo accetterei”. Dunque una partita, la sua, salverebbe il calcio, anche se a tutti gli altri mancherebbero 13 turni di incassi. Come economista, sembra Bagnai. Ma come politico è un Salvini. Solo che poi, contro i pieni poteri, interviene l’arbitro. E con la Juve, caro lei, sono sempre cazzi.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"