Matteo Salvini (foto LaPresse)

Don Raffaè

Maurizio Crippa

Raffaele Cutolo ha 78 anni, è detenuto da 42, ed è uscito per la prima volta dalla cella a febbraio per motivi di salute. Per Salvini è pericoloso

Quell’arruffapopolo certissimo e immenso di Matteo Salvini aveva appena finito, un paio di giorni fa, di aizzare via Facebook con la fake che i boss della mafia stanno uscendo tutti dal 41 bis: “Ne stanno combinando di tutti i colori nel nome del virus, ma questa è una vergogna nazionale”, tuonava. “Sono incazzato nero”. Chissà di che colore si incazzerà, forse cammello per sembrare o’ cchiù bello, ora che persino Raffaele Cutolo, col suo ergastolo ostativo e una salute compromessa, ha presentato domanda per ottenere i domiciliari, in base a una circolare del Dap (e non al Cura Italia, che le carceri non ha svuotato per niente). L’ex boss della camorra ha 78 anni, è detenuto da 42, ed è uscito per la prima volta dalla cella a febbraio per motivi di salute. Della sua pericolosità, ci si può fare un’idea. Come del fatto che 42 anni siano una vacanza soltanto se confrontati al “fine pena mai”. Il suo avvocato ha dichiarato: “Sento e leggo cretinate… è un’eresia sostenere che al 41 bis si cura meglio che fuori”. E forse non alludeva solo a Salvini.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"