(foto LaPresse)

Del Vecchio e Ferrari. Big industria, brava gente

Maurizio Crippa

Non ci sono solo quelli come Gordon Ramsey e Flavio Briatore: appena scoppiata la crisi hanno già licenziato parte dei dipendenti

Non ci sono solo i vip come lo chef Gordon Ramsay, star di Hell’s Kitchen e titolo omen, che ha licenziato secchi 500 dipendenti dei suoi locali prima ancora di vedere se le idee di BoJo avranno effetto. O Flavio Briatore, già televisionista del trumpiano The Apprentice (“Sei fuori!”) che è passato dallo show ai fatti: “Ho licenziato in questi giorni più di 1.200 persone”, ha detto. Per fortuna ci sono anche giovanotti come Giovanni Rana, che ha aumentato gli stipendi, o Leonardo del Vecchio, cresciuto ai Martinitt, che ha deciso di integrare la Cassa integrazione dei suoi dipendenti (12 mila) per garantire a tutti lo stipendio pieno, e di tagliare fino al 50 per cento le retribuzioni dei manager. E per fortuna c’è la Ferrari, che davanti al probabile lockdown della Formula 1, che potrebbe significare il default del grande circo, invece di apparecchiarsi a licenziare tecnici e personale sta pensando a una strategia di gara meno sanguinaria: tagliare parte del budget riservato alle innovazioni dei motori e dei telai delle auto, risparmiando dai 20 ai 30 milioni. E mentre tutt’intorno gira una cattiva aria, il cattivo pensiero di colpevolizzare sempre il big business, è bello poter dire: grande industria, brava gente.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"