'A livella e 'a manetta

Maurizio Crippa

Ieri il Fatto titolava a tutta pagina sui presunti "medici disertori" all'ospedale Cardarelli di Napoli. Se non li arresterà la procura, Travaglio può sempre invocare De Luca: mandasse l’esercito

Che dopo la caccia all’untore arrivasse il momento della caccia al disertore ce lo sentivamo. Vuoi che in questo paese ai domiciliari sul balcone a qualcuno non tornasse presto la voglia matta, proprio quella delle manette? Ed eccolo qui, il Fatto. Ieri a tutta pagina ha titolato: “Non solo eroi, ma anche disertori - Napoli 249 dottori malati immaginari”. Che non sarebbero poi tutti dottori, ma personale sanitario, del Cardarelli. In ogni caso, il Fatto certifica: “La procura apre un’inchiesta”. Che per i Travaglio boys è più salvifico che se avessero trovato il vaccino. La storia finirà come vorrà, ma si vorrebbe segnalare che la direzione sanitaria del Cardarelli (un giornale online l’ha chiamata “direzione strategica”, come le Br, e di questi tempi lo trovo un lapsus strepitoso) ha prontamente specificato che la denuncia è priva di fondamento, e che dei 739 medici gli assenti per malattia sono 33. Comunque, se non li arresterà la procura, Travaglio può sempre invocare De Luca: mandasse l’esercito.

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  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"