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No, le Tamponate no

Maurizio Crippa

Tamponi a domicilio per calciatori e consorti. Cara Michela Persico, non è vero che “il trattamento è uguale per tutti”

Non potendoci più sfogare come bestie nelle curve di stadio e fare buuu anche ai finlandesi biondi, in questa situazione di reclusi e spaventati, a un certo punto un po’ di populismo e di vaffa diventa pure utile. Quando ce vo’, è segno di civiltà. Insomma ci sono le Tamponate, che un tempo erano le wags. La fidanzata di Rugani, ha detto tranquilla come una vispa Teresa a Tpi che le hanno fatto il tampone: “Sono venuti a farmelo a casa”. Le chiedono se è proprio così normale che, mentre il tampone non lo fanno a medici e infermieri, a lei siano andati a farlo a casa: “Non so e non conosco dinamiche altrui, ma il trattamento è uguale per tutti”. Ecco, è all’uguale per tutti che anche il più incallito degli egualitaristi si incazza. Come s’era già incazzato quando la compagna di Dybala aveva detto, giuliva: “Io, Paulo e un’altra persona che vive a casa con noi abbiamo fatto il test per vedere se avevamo il coronavirus”. Il tampone non è uguale per tutti, questo è. Ma almeno tenete la bocca chiusa.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"