
Il senso di Rem per Brasilia
Il disegnatore del postmoderno riflessivo globale ha scritto qualche giorno fa un lungo saggio in cui denuncia che proprio Brasilia ha fatto di lui un architetto
-
Quell'asilo sul lago di Como
-
La bella di Todi
-
Neoclassico trumpiano
-
Gf Vip con Roussel
-
Supermarket antivirus
-
Ciao, Rustica
-
Supermarket riflessivo
-
Un libro per l'America
-
Night club Malaparte
-
L'ultima sigaretta
-
Partite Iva in quarantena
-
La fine degli Ashley
-
A lezione dal dr. news
-
Ci salveranno i centri commerciali
-
In fuga dalla Silicon Valley
-
Curare progettando
-
Ripensare l'intensità
-
Supermarket, a noi due
-
L'isolamento fa schifo
-
Inno al Plexiglas (con una esse)
-
Green, no grazie
-
Architettura da pandemia
-
L'antivirus è il mattone
-
Mies, quasi una religione
-
Campagna? No, grazie
-
Estetica pandemica
-
Effetto serra
-
Un'Italia green come Porta Nuova
-
Non c'è tempo da perdere in città
-
Design animato
-
Progetti che non lo erano
-
Il bianco e nero no
-
I rifiuti della pandemia
-
Gli oggetti e la rivolta
-
Fuorisalone per tutti
-
Fuoristrada regale
-
Il teatro del Vittoriale
Tra gli anniversari di questi giorni fatali, anche la fondazione di Brasilia, la fatalissima città-esperimento del modernismo australe. Stesso giorno di Roma, 21 aprile, però qui nuovissima, solo 60 anni. Fu costruita come leggenda narra in quattro, con gli sforzi di Lucio Costa e del suo allievo poi archistar non solo australe Oscar Niemeyer. Anche, partecipazione d’italiani augusti, come Pierluigi Nervi, che fece la nostra ambasciata, incaricato da Pietro Nenni ministro degli Esteri (Nenni vs Di Maio, che confronti). L’orgoglio brasileiro era democratico e architettonico, come ricordò il fondatore Costa alla Triennale di Milano del 1964 con l’esposizione “Riposatevi”, fatta di amache provocatorie, per dire anche ai milanesi che i brasiliani son quelli della pennica, sì, ma anche quelli in grado di costruire una capitale dal nulla in quattro anni. Ma poi, per sfiga suprema, proprio allora prese il via la micidiale dittatura. Corsi e ricorsi: oggi, a Brasilia, città che sarebbe ideale per i distanziamenti sociali, Bolsonaro arringa le folle ad ammassarsi, contro il sottovalutato virus (che però in Brasile miete già 40.000 contagi).
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE