(foto LaPresse)

Al confine tra Turchia e Siria c'è chi non ha nemmeno un posto in cui posare il capo

Adriano Sofri

Quasi 100 mila dei disperati fuorusciti alla frontiera turca stanno all’addiaccio. E c'è chi fitta ai fuggiaschi gli ulivi sotto cui ripararsi

I servizi davvero benemeriti di Mariano Giustino dalla Turchia per Radio Radicale seguono in questi giorni gli svolgimenti esasperati del confronto fra le forze del regime siriano sostenute da Russia e Iran, e milizie curde, da una parte, e l’ultima ridotta dei “ribelli” anti Assad, appoggiati dalla Turchia, a Idlib. Già 900 mila persone si sono ammassate al confine con la Turchia, e sono tre milioni quelli che premerebbero sullo stesso confine una volta completata l’avanzata delle forze di Assad. Quasi 100 mila dei disperati fuorusciti alla frontiera turca non hanno alcun riparo e stanno all’addiaccio. Ieri Giustino ha riferito che i proprietari degli uliveti nella zona affittano ai fuggiaschi gli ulivi sotto cui ripararsi, a cifre diverse che partono da un dollaro al mese. Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il figlio dell’uomo non ha un ulivo sotto cui posare il capo.

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