(foto LaPresse)

L'Accademia di Brera pronta per lo scalo Farini

Mentre la pinacoteca sta ancora combattendo sulla “logistica” di palazzo Citterio, Livia Pomodoro, presidente dell’Accademia ha deciso di raddoppiare

La rinascita degli scali ferroviari risveglia, dopo un lungo letargo dovuto più che altro ai disagi logistici e dunque didattici, l’Accademia di Brera. Mentre la pinacoteca sta ancora combattendo sulla “logistica” di palazzo Citterio, Livia Pomodoro, presidente dell’Accademia ha deciso di raddoppiare, a Segrate e allo scalo Farini (oltre alla storica sede). Il campus di Brera aprirà i cantieri già il mese prossimo. Allo scalo Farini dovrebbero essere concentrati i corsi di Brera, quelli nella sede secondaria di viale Marche e la scuola di restauro di Arcore. Mentre a cascina Ovi a Segrate troverà spazio la scuola di scultura coi corsi di fonderia e ceramica. Al Corriere della sera Livia Pomodoro ha confidato anche che, risolto il problema delle sedi, ora l’Accademia (300 docenti, 4.657 iscritti) potrà giocare la carta dell’autonomia gestionale e didattica per una rinnovata governance.

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