La rieducazione verde di Sala
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Di quali idee (più o meno ingenue) ha bisogno la politica per funzionare
Prendendo in prestito Venditti dalla sua Roma, ché certe cose sono purtroppo universali, si potrebbe dire che anche in politica ci sono provvedimenti che, come gli amori, non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano. L’altro giorno Beppe Sala, sindaco di Milano nell’anno 2020, ha testualmente detto: “Milanesi e turisti si preparino a trascorrere una giornata in città a piedi, in bici, sui mezzi pubblici ed elettrici”. Non per piacere, non per festeggiare gli scampati Giorni della merla, ma perché l'emergenza smog è tale che – secondo il sindaco di Milano – qualcosa si deve pur fare: “Le condizioni attuali mi inducono a intervenire in modo contingente”. Contingente ma non innovativo, considerato che il blocco del traffico si applica dal 1981. E che non è mai servito praticamente a niente, se non a evitare che qualche pm decida poi di indagare, come avvenne incredibilmente con Roberto Formigoni, Letizia Moratti e con il compianto Filippo Penati: Regione, Comune, e Provincia di Milano.
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