Cesare Pavese (il secondo da sinistra) alla consegna del Premio Strega, nel 1950 (foto LaPresse)

Microbi sulle spalle del gigante Pavese

Camillo Langone

Einaudi ripubblica le opere più importanti dello scrittore piemontese con le introduzioni firmate Di Pietrantonio, Gardini, Giordano, Lagioia, Scarpa, Starnone, Wu Ming. Una cosa deprimente e insultante

Bernardo di Chartres, nel XII secolo parlasti di nani sulle spalle di giganti per dire la dipendenza, se non l’inferiorità, della cultura moderna rispetto a quella antica, metafora che oggi torna attuale. Perché oggi, 26 maggio 2020, Einaudi ripubblica le opere più importanti di Cesare Pavese e lo fa con le introduzioni firmate Di Pietrantonio, Gardini, Giordano, Lagioia, Scarpa, Starnone, Wu Ming. Se Pavese aveva davvero bisogno di essere introdotto, è una cosa deprimente. Se non ne aveva bisogno, è una cosa insultante (insultante senz’altro l’introduzione del collettivo partigianista Wu Ming a “La luna e i falò”, il libro antiresistenziale di uno scrittore anticomunista). Bernardo di Chartres, sono costretto a modificare la tua frase perché oggi, sulle spalle di un gigante, non vedo dei nani, vedo dei microbi.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).