Mi sento assediato dagli artisti malati di rimpicciolite

Camillo Langone

Chiusi nei loro bilocali, centinaia di artisti si sono arresi al formato disegnino, magari da devolvere in beneficenza anti Covid. Ma c'è ancora qualcuno in controtendenza

Cercatore di controtendenze, cerco gli artisti non colpiti da rimpicciolite, infiammazione già in essere (stroncai a suo tempo l’avvilente Collezione Benetton composta di tele 10x12 cm) ma che il virus ha aggravato. Chiusi nei loro bilocali, centinaia di artisti si sono arresi al formato disegnino, magari da devolvere in beneficenza anti Covid: un rattrappimento sentimentale, un ridimensionamento epocale. Mentre io continuo a sognare un’arte larger than life, più grande di questa primavera stretta... Ho cercato molto e qualcosa ho trovato. Ho trovato Enrico Robusti che sta completando una tela complessa e vasta, 360x260 cm con oltre quaranta figure, ho trovato Fabio Viale che a fine giugno, decreti permettendo, invaderà Pietrasanta con le sue sculture monumentali, ho trovato Omar Galliani che sta realizzando un disegno immane, 3 metri per 6... Siano lodati questi tre titani ma si trovi anche il modo di moltiplicarli perché sono ancora assediato dall’arte nana, dagli artisti malati di rimpicciolite, dai lavoretti gracili che senza posa fuoriescono da tutti gli schermini e da tutte le camerette e il cui impatto è analogo a quello di certe attività molto ecologiche, zero.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).