(foto LaPresse)

Il numero dei mascherati scende troppo lentamente

Camillo Langone

Gli italiani di sempre non esistono più: al posto dei nonni grazie ai quali Longanesi poté definire il fascismo “una dittatura temperata dall’inosservanza delle leggi” ci sono nipoti zelanti, legalisti, osservanti

Ogni sera su internet controllo il numero dei morti, che di solito scende ma troppo lentamente, e ogni mattina in strada controllo il numero dei mascherati, che di solito scende ma troppo lentamente. Mesi fa ero stranamente ottimista e puntavo, per uscire dal virus non del tutto asserviti e impoveriti, sulla tradizionale insofferenza italiana alle regole ripetendomi, come giaculatoria, la formula “Panic and neglect”, panico e incuria. Adesso il popolo è in preda al panico, mi dicevo, ma presto si distrarrà e riprenderà a lavorare, spendere, abbracciare... Sbagliavo, gli italiani di sempre non esistono più: al posto dei nonni grazie ai quali Longanesi poté definire il fascismo “una dittatura temperata dall’inosservanza delle leggi” ci sono nipoti zelanti, legalisti, osservanti. Pronti per il totalitarismo digitale che Cina e California ci stanno confezionando. E così il panico è durato mesi e ha avuto tutto il tempo per distruggere l’economia e il futuro dei giovani. Ancora succede che alcuni materialisti, affidanti la propria durata a un pezzo di stoffa, si spostino di scatto vedendomi passare a viso scoperto, ma, sebbene lentamente, troppo lentamente, la noncuranza comincia a farsi strada. La rassegnazione, ingrediente della ragione, avanza. Il panico piano piano arretra ed è un ritrarsi del demoniaco (Pan, dio cornuto dalle zampe di capra, è un altro nome di Satana). Largo all’incuria simpatica e umana!

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).