(foto LaPresse)

Nessun lavaggio del cervello. Le volontarie per l'Africa partono già lavate

Camillo Langone

Se sei di Milano e ti ritrovi in preda alla libido filantropica ma non vedi i disgraziati che dormono in Via Vittor Pisani fra mucchi di cartoni, o le file chilometriche alla mensa dei frati di Corso Concordia, ti si riconosca un vuoto eccezionale

Parlano di lavaggio del cervello. Io invece credo che le volontarie per l’Africa partano già lavate. Perfettamente lavate: candeggiate. Completamente deculturate: pagine bianche su cui scrivere qualunque cosa. Se sei di Milano e ti ritrovi in preda alla libido filantropica ma non vedi i disgraziati che dormono in Via Vittor Pisani fra mucchi di cartoni, e le file chilometriche alla mensa dei frati di Corso Concordia, e dunque ti precipiti alle falde del Kilimangiaro per salvare il Continente Nero, significa che per te Cristo e il Vangelo, Manzoni e Jannacci, Aldo Coppola e Giovanni Gastel, il calendario dei Santi e il cotechino di Capodanno, la Madonnina e il Camparino, la Milano da bere (alcolica) e la Pinacoteca di Brera (iconica) non sono nulla, e che sei già pronta per Corano, cambio di nome e palandrana. Non si attribuiscano ai predoni somali capacità particolari: si riconosca nelle volontarie un vuoto eccezionale.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).