
Niente fase due (almeno il primo maggio)
Per la festa del lavoro abbiamo il diritto di starcene a casa
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La bellezza di riscoprire il Monopoli in quarantena. Attualizzandolo
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Restiamo disumani
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La Svezia è un mondo a parte
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Un caso più ripugnante di altri
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E uscimmo a non sentir le balle
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I veri economisti sono i virologi e viceversa
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L'entusiasmo di Rep. per le "Mani Pulite"
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Scuse da porgere
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Quest'anno il 25 aprile si poteva fare la quadratura del cerchio
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Rilucere in tempi di pandemia
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Al diavolo le restrizioni, facciamoci un bel giro in moto
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I tre venerdì 17, nell'anno del coronavirus
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La mafia di tutto
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Sequestro o frollatura?
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Mascherine e rapine
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Greta Thumberg si è sbilanciata
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Tanto di kefiah agli Agnelli
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Interrogativi e certezze
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Cercasi pullman per i miei "congiunti"
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Provette ad personam
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I canini di Salvini
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Un altro lockdown, please
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Il regime autoritario e la pasta scotta
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La Bundesliga e noi
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Il vaccino per il Covid è Travaglio
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Gli ultraortodossi de' noantri
Domani il sole sorgerà alle 6,05, tramonterà alle 20,10, il giorno durerà quattordici ore più cinque minuti ed essendo tra l’altro il Primo maggio, cioè, la Festa del Lavoro, avremo finalmente il diritto di starcene un po’ a casa senza che ce le scassino con la Fase due.
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- Andrea Marcenaro
E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.