(foto LaPresse)

Un altro lockdown, please

Andrea Marcenaro

Gherardo Colombo contro il carcere, Saviano a favore di un trattamento umano per i mafiosi. Capace che con altre 3-4 quarantene cambia idea pure Davigo

Ma tu guarda. Un giorno uno, il giorno dopo un altro, in nemmeno quarantott’ore due colpi da maestro. Ci avrà pure impiegato una vita, Gherardo Colombo, e sarà pure arrivato alle sue conclusioni dopo quarant’anni di carriera da magistrato che ti spediva in gattabuia, ma tanto di cappello a una persona che ha il coraggio di ammettere come la pena qual è concepita, che se la sconti in Italia poi non ne parliamo, sia contraria ai più elementari principi di umanità, nonché alla Costituzione. Talmente contraria, ha concluso Colombo, poi talmente irriformabile, che il carcere andrebbe abolito di per sé. Beh, mica male. Ma ancora non hai finito di leggere l’intervista al dottor Colombo, che ti capita sotto gli occhi un intervento di Roberto Saviano. Il quale, contro la demagogia plebea di questi giorni, difende il diritto a un trattamento umano e non vendicativo perfino del più incallito dei mafiosi. Che scusate se è poco. E tu stupisci, rasserenato. E ti interroghi se con altri tre lockdown, facciamo quattro, non potrebbe diventare quasi umano perfino il dottor Davigo.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.