Interrogativi e certezze

Andrea Marcenaro

Le novità dopo l'emergenza coronavirus non è detto debbano tutte per forza risultare sgradevoli. Ma potrebbero risultarlo

Pensi a uscire quel poco. Si spera col sole. Ai parchi di nuovo frequentabili, però a singhiozzo. Pensi che tra poco riapriranno i ristoranti, chissà se ci piaceranno ancora, se non ci piaceranno più, se ci ritorneremo o no. Se saranno mai più come prima. Pensi l’estate alle viste, ma sarà una sorpresa. Chissà le spiagge con le distanze, gli ombrelloni radi, il baretto con meno posti. E con il plexiglas, forse. Pensi alle novità, che non è detto debbano tutte per forza risultare sgradevoli. Ma potrebbero risultarlo. Interrogativi del genere si affollano sul nostro capo. E i soliti tedeschi: che Europa-Europa sì, e fratelli-fratelli sì, e da loro il lavoro va a manetta, e sganciano sempre meno del dovuto.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.