(foto LaPresse)

L'oste romano, perfetto assistente civico

Andrea Marcenaro

Distanzia i tavoli quei decimetri in più di quanto imponga il decreto. Avvisa il cliente che, da lui, solo persone molto a modo, accomoda di spalle tra loro, dopo gentile spiegazione, i fidanzatini avventori, veste i camerieri da palombari

Fase tre, la ripresa. Il bravo oste romano quale lo desidera lo zelante ministro Boccia. Soprattutto gradito se laureato in England. Molto civile. Egli distanzia i tavoli quei decimetri in più di quanto imponga il decreto. Avvisa il cliente che, da lui, solo persone molto a modo, meglio se attempate, accomoda di spalle tra loro, dopo gentile spiegazione, i fidanzatini avventori, veste i camerieri da palombari, ha preventivamente avvisato il controllore civico che l’assembramento è sempre in agguato, esce ogni tot a sciogliere i capannelli eventuali, chiama vigili o carabinieri per chi si presentasse senza prenotazione, fa spendere molto meno che a febbraio, mantiene un ordine certosino e ammira compiaciuto la nuova insegna che lampeggia: “Da Ernesto, er re dei rigatoni, tutti i clienti fuori dai coglioni”.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.