Stand sulla sostenibilità a Milano (foto LaPresse)

Pagheremo tutto! Ai milanesi piace la sostenibilità a tutti i costi

Ivan Berni

Secondo una ricerca presentata da Lifegate circa un milione di milanesi ha un approccio ambientalista, testimoniato anche dalla disponibilità a pagare di più in cambio della certezza di acquistare prodotti a impatto zero

Ai milanesi la sostenibilità piace un sacco e più passa il tempo più si convincono. Senza timore di sentirsi imbruttiti. E disponibili, persino, a pagare un sovrapprezzo green. E’ quel che emerge dalla ricerca presentata ieri mattina da Lifegate (radio e prodotti bio sotto il brand Cascina Scaldasole) in Triennale e realizzata dall’istituto Eumetra Mr di Renato Mannheimer su 800 residenti. Il 75 per cento dei milanesi si sente coinvolto dai temi della sostenibilità, il 6 per cento più dell’anno scorso (la ricerca è alla sua terza edizione) e l’8 per cento in più del dato nazionale. Fatti due conti, circa un milione di cittadini su 1,4 milioni di residenti considera la sostenibilità un aspetto decisivo.

 

La sensibilità ambientale di Milano è maggiore della media italiana su tutti gli item proposti dall’indagine di Mannheimer . In particolare sulla mobilità sostenibile, avvertita come un’urgenza dal 41 per cento: ben 18 punti in più rispetto al resto del paese. Che ci sia una sorta di “vocazione” ambientalista è anche testimoniato da una domanda test sulla disponibilità a pagare di più in cambio della certezza di acquistare alimenti, merci e servizi a impatto ridotto, o addirittura zero impact. Ben il 38 per cento, infatti, si dice pronto a un sovrapprezzo green per il cibo bio, il 31 per l’energia rinnovabile, il 22 per la cosmesi naturale e il 18 per l’abbigliamento sostenibile. Minore la disponibilità all’esborso suppletivo per auto elettriche o ibride e per vacanze sostenibili, si ferma al 15 per cento. I dati confortano assai il sindaco Sala, ospite d’onore all’apertura dei lavori. La comunicazione di Palazzo Marino viene, infatti, promossa a pieni voti: gli intervistati, com’è ovvio, sostengono al 97 per cento di essere al corrente dell’aumento del prezzo dei mezzi pubblici ma insieme dichiarano di farne uso per l’88 per cento, una percentuale francamente improbabile ma che testimonia come far sfoggio d’uso di tram e metrò sia vissuto come valore positivo. Non solo: il 63 per cento del campione intervistato afferma di conoscere la dichiarazione di emergenza climatica votata dal Consiglio comunale poco prima dell’estate. Roba da mandare in sollucchero persino Greta Thunberg. Beppe Sala ha salutato la ricerca con comprensibile soddisfazione, ricordando la fresca approvazione in Consiglio del nuovo Pgt che prevede nuovi 20 parchi e la riduzione del consumo di suolo del 4 per cento entro il 2030. E annunciando che il piano del Comune per l’efficientamento energetico, ovvero la conversione delle caldaie degli stabili comunale da gasolio a metano oltre a interventi di controllo della dispersione termica, riguarda 118 situazioni. E che il previsto risparmio in bolletta può raggiungere il 70 per cento.

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