Gli alieni? Sono già tra noi, al Corriere

Andrea Marcenaro

La presunta invasione di animali esotici e la copertura fatta dal giornale della borghesia. Nell'emergenza ridateci Mieli!

Bello discutere se il proletariato debba emanciparsi nel modo classico di Ken Loach, o praticando invece il molto più innovativo metodo “Parasite”, di Bong Joon-ho. Questo almeno consola. Però, nel frattempo, altri guai si appropinquano. E forte è il rischio, per esempio, di trascurare un fenomeno esiziale. In potenza devastante. Ci ha messo infatti sull’avviso, il sempre attento Corriere della Sera, circa un’invasione di animali esotici che potrebbe travolgerci. Una tragedia epocale come non se ne vedeva dai tempi dell’arrivo in Italia del terribile tacchino americano: pappagalli parrucchetti a Roma, pantere nere che si aggirano nel centro-sud più una, forse già due farfalle cinesi, due Samia cynthia dette “bombice dell’ailanto”, che svolazzano per Cassano d’Adda. A non parlare di uno scoiattolino, più un paio di curiose tartarughe e perfino di uno strano grillo, probabilmente cinese, avvistati dalle parti di Legnano. E ci mancava pure, dopo quella degli immigrati umani, la carica delle bestie esotiche. Che chissà Salvini. “Gli alieni?”, ha perciò titolato il Corriere. “Sono già in città”. Minchia. Ma peggio ancora, sembrano proprio arrivati a Milano. Anzi, in centro sono entrati, gli alieni. Anzi, a Brera. Anzi, a Solferino. Anzi, nella sala Albertini. Anzi, sulla poltrona di Fontana. Anzi, nell’emergenza ridateci Mieli. E no eh, poi di nuovo De Bortoli no.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.