(Foto LaPresse)

Speranza per Walter

Adriano Sofri

Un quarantottenne minaccia lo sciopero dei medicinali perché il suo amico, che lo ha aiutato a coltivare canapa a scopo medico, è stato arrestato. Appunti per il ministro della sanità

C’è una persona che chiede di essere aiutata. Walter de Benedetto ha oggi 48 anni, vive in una frazione di Arezzo, ha lavorato, finché ha potuto, nella Usl, è stato, è ancora, un musicista poeta. La sua trentennale malattia neuromuscolare lo ha reso praticamente immobile e gli procura dolori terribili, che può solo alleviare grazie al Bedrocan, un farmaco ricavato dalla cannabis medica e prescritto dalla sanità pubblica. La cui dose, con l’aggravamento del male, non è più sufficiente. Dopo averne invano chiesto l’adeguamento, Walter ha coltivato in casa nove (9) piante. Ciò che gli ha procurato un’altruista delazione e un’irruzione di carabinieri, poveri carabinieri: “Non ho commesso un reato penale ma un atto di disobbedienza per la mancanza del farmaco. Vorrei che il mio amico Marco, che è stato arrestato al posto mio per avermi aiutato nella coltivazione, venisse scagionato perché trovo che sia un’infamia contro un innocente che mi ha soltanto fatto un favore. Io ho tentato di prendere la responsabilità delle mie piante, ma non sono stato ascoltato mentre Marco è stato preso quando si trovava a casa mia per darmi una mano in buona fede”. Dice ancora il suo appello, ospitato da Fanpage: “A volte penso di fare lo sciopero delle medicine, che essendo dipendente da cortisone sarebbe per me letale in tre giorni. E’ l’unica soluzione che ho in mente quando la rabbia diventa troppo grande. Aiutatemi”. Ecco: io detesto i giochi sui nomi propri, ma per una volta citerò quello dell’attuale ministro della sanità. Si chiama Speranza.

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