(foto LaPresse)
L'Europa c'è, basta lagne
Dalla Bce al Mes: l’offerta d’aiuto dell’Ue è grande. I sovranisti sono contrari
Doveva essere la vittima politica collaterale del coronavirus, schiacciata dal peso degli egoismi nazionali e dei populisti sempre pronti a gridare “l’Europa non fa niente per aiutarci!”. Invece, dopo lo choc iniziale che ha spinto gli stati membri a chiudersi dietro a frontiere e divieti di export, l’Unione europea sta riprendo a respirare. Malgrado lentezze e divisioni, le istituzioni Ue e i suoi stati membri hanno messo insieme un arsenale di misure per gestire la crisi sanitaria e la recessione economica. La Francia ha donato all’Italia molte più mascherine della Cina. La Repubblica ceca ha inviato tute protettive. La Germania accoglie pazienti aviotrasportati dalla Lombardia. La Commissione ha stanziato 3 miliardi per finanziare direttamente i sistemi sanitari nazionali. “Troppo poco”, dicono i nazional-populisti. E infatti la Banca centrale europea comprerà un trilione di euro di debito pubblico.
La Commissione ha sospeso Patto di stabilità e regole sugli aiuti di stato, ha detto ai governi di tenersi i soldi che avrebbero dovuto restituire per spendere 37 miliardi di euro per imprese e ospedali e ha proposto 100 miliardi per aiutare i paesi a pagare la Cassa integrazione. L’Eurogruppo del 7 aprile dovrebbe completare l’arsenale con altre due iniziative: mettere una linea di credito Mes a disposizione dei paesi più fragili sui mercati, praticamente senza condizioni e Troika, e aumentare la potenza di fuoco della Bei di 200 miliardi. Nel frattempo la Francia ha proposto la creazione di un Fondo di debito comune per fare i Coronabond senza chiamarli Coronabond. La Germania ha abbandonato ogni pretesa rigorista. Rimangono resistenze in Olanda e Finlandia, dove gli amici di Salvini e Meloni gridano “non siamo noi a dover aiutare l’Italia!”. Nei prossimi giorni ci saranno ancora difficoltà e scontri. Ma i necrofori nazional-populisti dell’Ue dovranno ancora aspettare per il funerale dell’Europa.
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