(foto LaPresse)

The Addams - Windsor

Maurizio Crippa

Non c'è niente che mi diverta di più della famiglia reale. Da Harry che sarebbe vittima del cognato, al presunto figlio illegittimo di Carlo e Camilla

Da quando non c’è più Toninelli e pure Giggino s’è tolto la cravatta che gli stava proprio da orfanello neorealista, e siccome non sono ancora andato a vedere Luì e Sofì, la cosa che mi diverte di più al mondo sono i Windsor. Che non è una serie tv, è la famiglia reale inglese, la Famiglia Addams delle teste coronate. Roba che manco i Savoia. Il nostro caro Harry è appena riuscito a tagliare la corda, assieme a quel trappolone di Meghan (gioco partita incontro, anche se la nonna gli ha prosciugato un po' di liquidi) che la stampa democratica politically correct è costretta a difenderlo di nuovo: scrive il Guardian che quel burino machista di Thomas Markle, sarebbe il suocero, “dovrebbe piantarla di chiamarlo ‘pussy-whipped’”, insomma uno che lei gli cammina in testa, che è “un modo di dire usato da maschi con una visione da anni Settanta del matrimonio. Non tutte le relazioni hanno bisogno di vincitori e vinti”. E con questo, ci siamo giocati anche il buon Harry. Ma la puntata migliore della nuova stagione degli Addams-Windsor è questa: spunta dall’Australia – dove evidentemente non è bruciato tutto – il presunto figlio segreto di Carlo e Camilla, si chiama Simon Charles e oggi ha 53 anni, già noto alle cronache, e ora si dice pronto ad andare in Tribunale per dimostrare di essere il frutto dell’amore dei due, che lo avrebbero fatto adottare quando erano amanti negli anni Sessanta. E insomma il povero Carlo non ha fatto in tempo a liberarsi di uno scapestrato, che la produzione ha già il titolo della prossima stagione: scappati di casa.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"