(foto LaPresse)

“Raggi svegliati”

Marianna Rizzini

Il fai da te emergenziale dei municipi di centrosinistra (in attesa che sul virus si muova la sindaca)

Come far andare avanti la città nel mezzo del fermo collettivo per coronavirus, questo è il problema. E come farla andare avanti in sicurezza. Qualche giorno fa, intanto, alcuni presidenti di municipio di centrosinistra – Sabrina Alfonsi (municipio I), Francesca Del Bello (municipio II), Giovanni Caudo (municipio III) e Amedeo Ciaccheri (municipio VIII) – hanno chiesto al sindaco Virginia Raggi, nell’ottica di una comune assunzione di responsabilità e nel quadro generale di tutela della salute pubblica, di convocare urgentemente la conferenza dei presidenti dei mini parlamenti romani per poter coordinare gli interventi (la domanda sorge spontanea: perché non è stato fatto prima?). Intanto, però, i presidenti hanno preso l’iniziativa, attivando nei propri municipi servizi per la cittadinanza (da “Aiutiamoci a casa nostra” nel primo a “Municipio solidale” nel terzo), adeguando anche i rispettivi siti e ottenendo una sezione dedicata sul sito del Comune per dare informazioni sulla riorganizzazione e favorire la consultazione d’urgenza. Nella lettera al sindaco, Alfonsi, Del Bello, Ciaccheri e Caudo chiedevano, oltre all’attivazione di tutte le strutture di protezione civile (cosa che poi è stata fatta), di discutere e “affrontare in modo coordinato” una serie di problemi urgenti, dice Alfonsi, anche, dice Ciaccheri, “ispirandosi all’esperienza di Milano”, per poter agire insieme e in fretta.

 

Per esempio, dicono i quattro presidenti di municipio nella lettera, sulle attività di controllo del rispetto delle disposizioni governative, sulla sanificazione di strade, aree pubbliche e scuole, sull’assistenza delle persone senza fissa dimora, sull’attivazione di punti di ascolto per il contenimento, oltre che dell’emergenza sanitaria, di quella sociale. E Giulio Pelonzi, capogruppo pd in Comune, dopo aver inviato al sindaco un’altra lettera per chiedere l’istituzione di una “cabina di regia” con i municipi, si prepara al Consiglio comunale di oggi (in videoconferenza) con una serie di richieste rispetto agli ordini del giorno sull’emergenza, ordini del giorno presentati, e in alcuni casi approvati, due settimane fa. Quali decisioni sono state prese dalla giunta? E se sono state prese, non sarebbe il caso di comunicarle con chiarezza? Pelonzi chiede “una lista precisa di dove, come e quando avviene la sanificazione delle strade”, un chiarimento su mense scolastiche e asili nido, sicurezza del personale in prima linea e cassa integrazione (specie nel caso già complicato di Atac). E vorrebbe capire, “dal sindaco e dagli assessori, qual è il programma per le prossime settimane”. Pur con “senso di responsabilità, doveroso in questa fase”, dice Pelonzi, “pensiamo si debba evitare ogni vaghezza e lungaggine. Saremo la loro sveglia”.

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.