La versione di Conte sul Mes

Il presidente del Consiglio riferisce alla Camera dei Deputati sulla riforma del Fondo salva-stati, il Meccanismo europeo di stabilità (Mes-Esm)

Dopo le quattro ore vertice di governo notturno a Palazzo Chigi – presenti il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione di Pd, M5S e Leu, Dario Franceschini, Luigi Di Maio e Roberto Speranza, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il ministro per gli Affari Ue Enzo Amendola e il titolare del Mise, Stefano Patuanelli – toccherà al presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferire alla Camera dei Deputati sulla riforma del Fondo salva-stati, il Meccanismo europeo di stabilità (Mes-Esm). L'appuntamento è alle alle 13, poi il premier andrà al Senato dove parlerà alle 15.30.

 

  

L'incontro di ieri sera ha evidenziato che “le posizioni tra M5s e Pd sono diverse", come ha commentato Luigi Di Maio. Per questo motivo, in vista della prossima riunione dell'Eurogruppo del 4 dicembre 2019 l'esecutivo “affronterà il negoziato riguardante l'Unione  Economica e Monetaria (completamento della riforma del Mes,  strumento di bilancio per la competitività e la convergenza  e definizione della roadmap sull'unione bancaria) seguendo  una logica di 'pacchetto'. Ogni decisione diventerà in ogni caso definitiva solo dopo che il Parlamento si sarà pronunciato a partire dalle risoluzioni che saranno approvate  l'11 dicembre, in occasione delle comunicazioni che il  Presidente del Consiglio renderà in vista del prossimo Consiglio Europeo”.

 

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