Verde Leonardo

A Santa Maria Novella gli studi botanici del genio fiorentino

Mentre le celebrazioni del cinquecentenario leonardesco volgono al termine, tra le miriadi di eventi grandi e piccoli sparsi per l’Italia, arriva anche un film: “Io, Leonardo”, appena uscito nelle sale, prodotto da Sky, con Luca Argentero che fa appunto Leonardo e voice over di Francesco Pannofino (no, non è Boris).

 

 

A Firenze invece, fino al 15 dicembre, ecco in mostra la botanica leonardesca ovvero il rapporto del genio fiorentino col mondo vegetale. Ecco tavole originali, installazioni interattive, e un percorso attraverso le intuizioni e le innovazioni del pensiero “sistemico” di Leonardo, capace di combinare arte e scienza, e di guardare alla vita e alla natura come entità unica. L’esposizione, all’interno del Complesso monumentale di Santa Maria Novella, è allestita come una specie di grande serra con piante vere, selezionate fra quelle disegnate o citate da Leonardo nei suoi scritti, accanto a un’introduzione sulla rinascita filosofica, artistica e tecnica della Firenze della seconda metà del Quattrocento. Si possono poi osservare da vicino gli studi sulla dendrocronologia seguendo gli anelli degli alberi, quelli sul fototropismo o sul geotropismo per capire come la natura si adatti e si relazioni all’ambiente; le regole della fillotassi per capire come la pianta dispone i suoi fiori (il primo a capire che c’è un ordine geometrico anche in questo fu proprio Leonardo); e la teoria della costanza dei flussi all’interno di un albero (chiamata non a caso il “principio di Leonardo”). E poi passeggiate, incontri, talk, tutto perfettamente in linea con lo spirito dei tempi (le piante sono il nuovo cibo, infatti, pare di capire).