(foto LaPresse)

Se mancano gli infermieri si mandino le suore negli ospedali

Camillo Langone

Si potrebbero arruolare anche le monache di clausura, il mondo non sa che farsene di cattolici ipocredenti asserragliati in sacrestia

Mancano gli infermieri, mandate le suore. La Chiesa batta un colpo: sospendere le messe potrebbe perfino essere giusto ma di sicuro non segnala fede eroica, quella che commuove e che converte. Il mondo non sa che farsene di cattolici ipocredenti asserragliati in sacrestia. Si mandino le suore negli ospedali. Anche le monache di clausura: serviranno Cristo servendo gli ammalati che di Cristo sono immagine. Sono poche? Pazienza, vale il segnale. Sono impreparate? Svolgeranno i compiti più semplici. Basta che lo facciano vestendo l’abito religioso, rimanifestando una presenza abituale quando l’Italia era cattolica (si riguardino i vecchi film in bianco e nero, con le corsie piene di molto pittoresche suore cappellone). E alle suore si aggiungano i frati e ai frati i seminaristi. Sono ancor meno delle suore? Appunto per questo: dopo una tale testimonianza, aumenteranno le vocazioni. Chi ha l’autorità per farlo, Papa, vescovi, madri superiore, non so, colga l’attimo e mandi le suore negli ospedali.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).