(foto LaPresse)

Se le chiese vengono usate per diffondere l'apostasia meglio chiuderle

Camillo Langone

È un bene che oggi pomeriggio nella chiesa bolognese di Santa Maria della Carità non si tenga la prevista conferenza di Vito Mancuso. Sarebbe stata una profanazione

Se le chiese vengono usate per diffondere l’apostasia, stiano pure chiuse. È un bene che oggi pomeriggio nella chiesa bolognese di Santa Maria della Carità non si tenga la prevista conferenza di Vito Mancuso. Sarebbe stata una profanazione, un’offesa alla Madonna titolare. Non potevo credere alle mie orecchie, domenica scorsa, quando durante la messa il parroco si è prodotto in un panegirico di questo prete spretato, negatore del peccato originale, teorizzatore dell’inutilità della passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo, insomma di un accanito demolitore del cristianesimo. Già mi ero dovuto sorbire le schitarrate da musical Sessanta/Settanta (una canzone mi è sembrata estratta pari pari da “Jesus Christ Superstar”), già avevo dovuto sopportare un balletto (un balletto!) di bambine davanti all’altare: ci mancava solo l’elogio dal pulpito di un animista che disprezza la confessione e l’eucaristia. Matteo 24,11 l’aveva previsto: “Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti”. Con le chiese chiuse ne ingannano di meno.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).