(foto Pixabay)

In Italia la vera condanna è leggere

Antonio Gurrado

Venti detenuti della casa circondariale di Secondigliano sono stati indotti ad affrontare "Il visconte dimezzato" di Calvino. Il sottinteso è che non possa essere concepita come un'attività piacevole

Chi si macchia di reati sessuali potrà essere condannato a leggere Calvino; e non Calvino nel senso del tetro moralista Giovanni, di cinquecentesca memoria, bensì il più gioioso e dilettevole Italo. È stato il caso di venti detenuti della casa circondariale di Secondigliano, i quali, di età variabile fra i venticinque e i sessant’anni ma accomunati dalla fattispecie di reato, nei mesi scorsi sono stati indotti a formare un gruppo di lettura in cui analizzare e sceverare “Il visconte dimezzato”; esperienza che adesso raccontano in un libro scritto a quaranta mani. Inutile dire che l’iniziativa è stata presentata come occasione di lavoro su sé stessi, dovuta alla consueta illusione che leggere renda migliori; è tuttavia inutile anche dire che il sottinteso è sempre e solo la concezione punitiva che l’Italia ha della lettura e della cultura in genere, talché leggere un libro o andare a teatro o ascoltare Haydn non viene mai concepito come piacere di per sé, fine a sé stesso, ma sempre come occasione per emendarsi e dunque strumento penitenziale. Vabbe’. Del resto già duecentocinquant’anni fa, se non erro, Federico II di Prussia aveva avuto l’idea di condannare uno stupratore a leggersi le ponderose opere dei gesuiti Molina e Sanchez; provateci anche voi, il “De sancto matrimonii sacramento” è un mattone casuistico che vi farà rimpiangere qualsiasi cosa abbiate fatto e impetrare perdono anche se siete innocenti. Alla fine con Calvino (Italo) va ancora bene; già si può fantasticare su un futuro in cui i malviventi si redimano per timore di dover poi commentare Verga, parafrasare Tasso o (i più incalliti) leggere Saviano. Resterebbe solo da stabilire quale colpa immane debba gravare su chi, poi, leggerà i libri che i condannati scriveranno sulla propria esperienza di lettori.

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