Surreale Virginia

Gianluca De Rosa

Presenta alla grande (manco fosse una fermata della metro) la nuova “macchinetta mangia plastica”

Roma. Nell’avveniristica (e inaspettatamente pulita) stazione della metro C Malatesta va in scena la pittoresca “sagra del bigliettone”. I fortunati che hanno introdotto nelle ormai famigerate macchinette mangia-plastica della metro di Roma la milionesima e la duo-milionesima  bottiglietta di pet sono stati premiati direttamente dalla sindaca Virginia Raggi e dal presidente di Atac Paolo Simioni. Come inappuntabili presentatori hanno consegnato agli increduli utenti del trasporto pubblico un biglietto Atac formato gigante, valido per ben 75 corse.

 

L’occasione per l’emozionante spettacolo è la presentazione di Gaia, il nome in sapor casaleggiano (ricordate il video sul futuro della politica?), scelto per il nuovo modello della macchinetta,  omologato per ricevere 1.800 pezzi invece dei 400 della prima versione che sostituirà nelle tre stazioni che hanno partecipato alla sperimentazione in questi sette mesi – Cipro, San Giovanni e Piramide. Inoltre, sarà installata anche in cinque nuove fermate: Malatesta, Anagnina, Laurentina, San Paolo e persino Termini. Nonostante  il folklore contemporaneo che fa da contorno, malgrado l’esagerata enfasi che la sindaca ha posto sull’iniziativa,  si tratta infatti di un piccolo esperimento di successo, replicato in altre città d’Italia. Nei primi sette mesi con i tre apparecchi installati sono state raccolte 2 milioni e 800mila bottigliette, inviate grazie al consorzio di produttori Coripet direttamente al riciclo nella modalità “bottle to bottle”, une delle più efficienti perché usa la plastica riciclata delle bottiglie per produrne di nuove.

Il meccanismo della macchina è semplicissimo: l’utente infila le bottigliette  e su un’app riceve un credito di 5 centesimi per pezzo. Un biglietto per trenta bottiglie. La principale azienda che fornisce il borsellino elettronico, My Cicero, da quando sono stati installati gli apparecchi ha aumentato i suoi utenti dell’8 per cento e la più piccola Tabnet li ha addirittura triplicati.

 

Insomma, per una volta il Campidoglio ne ha azzeccata una.  Piccola, piccola, ma buona. Poi però la retorica iperbolica, il bombardamento via social e la sfortuna riescono rapidamente a trasformare tutto in un quadretto ridicolo. Soprattutto se la presentazione del nuovo modello segue la scaletta dello show televisivo. Come ogni spettacolo di quel tipo non può sfuggire al brivido della diretta. E così mentre la Raggi infila la prima bottiglietta con la mano nell’apposito orifizio, accade l’imprevisto. La mitica macchinetta si rifiuta di “mangiare” la bottiglia della sindaca. Imbarazzo generale. Armeggiamenti vari dei responsabili. Poi, dopo cinque minuti buoni, viene scoperto l’inghippo: nella bottiglietta c’è ancora un po’ d’acqua. “Un  messaggio importante, non si butta nulla finché non è finito”, scherza la sindaca. E la realtà si fa sempre più assurda.