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Contro le torte, portatrici di morte

Camillo Langone

La reclusione nazionale ha sicuramente evitato parecchie polmoniti, oltre che vari traumi da incidente stradale, ma quanto diabete sta causando? Colpa delle donne

Preghiera contro le torte. La reclusione nazionale ha sicuramente evitato parecchie polmoniti, oltre che vari traumi da incidente stradale, ma quanto diabete sta causando? Colpa delle donne, e non solo delle nonne, anche delle figlie e magari delle nipoti: tutte pazze per le torte. Tutte chiuse in cucina a fare patti col diavolo chiamato Zucchero: non puoi insegnarmi a cucinare ma puoi aiutarmi a occultare le carenze culinarie, e a soggiogare le menti dei famigliari grazie al rilascio di dopamina... Le antiche signore preparano crostate e ciambelle, diabetogene ma almeno esteticamente e linguisticamente dignitose. Le Sabry, le Stefy, le Susy preparano plumcake, pancake, cheesecake, basta che sia cake, basta che possano metterci nutella dentro o fragole sopra (a volte, supremo sfregio alla ragione, nutella e fragole insieme), basta che possano usare zenzero, cannella, kiwi, mirtilli fuori stagione, lamponi molli, basta che possano disegnare cuori svenevoli col cioccolato o con la pasta, basta che possano spargere sporchevole zucchero a velo, basta che infine possano fotografare l’assurdo manufatto e postare scrivendo #homemade, #dolcichepassione, #foodporn (casomai qualcuno si fosse scordato che la vera zona erogena degli italiani è lo stomaco). Ed è subito dipendenza, falsa eccitazione, consolazione adiposa. La reclusione nazionale è il palcoscenico di un narcisismo femminile derelitto e delittuoso: brutte torte e brutte analisi del sangue per gli uomini di casa, prossimamente. Preghiera contro le torte portatrici di morte.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).