Il metodo Beto O'Rourke
Il liberal texano ha perso, ma c’è la corsa a studiare le sue tattiche
Il mondo di sinistra, in America e in Europa, ha guardato con molta attenzione l’ascesa di Beto O’Rourke in Texas: un leader inspirational, come si dice, che ha attraversato lo stato in auto con la famiglia, concedendo un selfie a ogni richiesta, sempre con il suo sorriso rassicurante, e un tesoretto che è stata la sorpresa di questa campagna elettorale: 69 milioni di dollari raccolti (59 spesi) per una campagna che tutti, ma proprio tutti, davano per perdente. O’Rourke è stato considerato il prototipo ideale per il riscatto delle sinistre: bagni di folla, linguaggio diretto, una bella storia da raccontare, molto pragmatismo ma anche forza retorica negli scontri diretti con il rivale Ted Cruz. O’Rourke ha poi perso al voto di martedì, come era previsto, ma ha comunque raccolto un consenso – 48 per cento – che in uno stato rosso come il Texas ha un che di sorprendente, e infatti il Partito democratico, che deve ancora fare tutto in vista del 2020 visto che la “blue wave” non è stata così travolgente, ha già segnato l’esperienza texana nel suo manuale della rinascita. Non è stato l’unico: mercoledì i giornali inglesi raccontavano che anche Momentum, il gruppo di attivisti che ha portato Jeremy Corbyn alla guida del Labour e che gestisce le dinamiche interne al partito, ha invitato gli organizzatori della campagna di O’Rourke a Londra per farsi spiegare per bene tattiche e metodi utilizzati dal candidato senatore. La coordinatrice nazionale di Momentum, Laura Parker, ha detto: “Il potere incredibile di Beto O’Rourke mostra l’efficacia del mix tra potere del popolo, tecniche innovative e idee fortemente di sinistra. Queste tecniche erano state sperimentate da Bernie Sanders e utilizzate da Momentum, ma la campagna di Beto è stata molto più sofisticata, è un vero balzo in avanti”. O’Rourke ha comunque perso, ma il suo metodo potrebbe essere utile anche altrove, anche tra chi non è radicale di sinistra, anche per chi non è in campagna elettorale permanente come Momentum.
Isteria migratoria