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Peculiari intese

FdI, Lega e M5s si astengono sul testo del Parlamento europeo contro le ingerenze russe

Pietro Guastamacchia

La strana alleanza non impedisce comuque di bloccare l'approvazione della risoluzione, che passa con 429 voti favorevoli. Tra questi quelli di Pd, Forza Italia ed esponenti di Italia Viva, Azione e Verdi

All’ultimo voto della legislatura in un'aula semivuota a Strasburgo nasce una ‘strana alleanza’, quella tra Lega, Fratelli d’Italia e Movimento 5 stelle astenuti, quasi da soli in Europa, sul testo di condanna alle ingerenze russe. La risoluzione che solleva dubbi sul leader dell’AfD, Maximilian Krah, alleato della lega in Europa, e sui suoi rapporti con Mosca e Pechino, è stato comunque adottato a larga maggioranza con 429 voti favorevoli, 27 contrari e 48 astensioni.

 
Il Parlamento europeo si dice “preoccupato dei tentativi di ingerenza come lo scandalo legato al sito Voice of Europe” e invita l'AfD, che infatti ha votato largamente contro, a “dichiarare pubblicamente e senza indugio le sue relazioni finanziarie, in particolare con il Cremlino, e a rendere pubblici lo scopo e l'importo esatto di tutti i pagamenti provenienti da fonti legate al Cremlino”.

A favore del testo hanno votato i gruppi dei Verdi, dei Socialisti, dei Liberali e dei Popolari e i loro rappresentanti italiani come il Pd, Forza Italia e gli esponenti di Italia Viva, Azione e i Verdi. Da notare il voto a favore anche dell’ex leghista, oggi in Forza Italia, Matteo Gazzini, che è stato ospite di ‘Voice of Europe’ e che con il voto di ha deciso di smarcarsi con decisione dallo scandalo.

 
Isolati in casa gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, che si astengono assieme a qualche collega spagnolo ma che vedono la stragrande maggioranza del loro gruppo, sospinto dalla delegazione del PiS polacco, votare nettamente a favore del testo.

 

In difesa della scelta si schiera la delegazione del Movimento 5 Stelle, che oggi si è astenuta anche dal voto della relazione di condanna all’attacco dell’Iran a Israele. "È inaccettabile che venga bollato come filorusso chi si oppone all’invio di armi nelle zone di conflitto, come quello ucraino”, spiegano i pentastellati in una nota.

 
“Si tratta di una forzatura ideologica che respingiamo: siamo una forza genuinamente pacifista, così come lo sono milioni di italiani che sono solidali con gli ucraini e proprio per questo auspicano la fine delle ostilità”, spiegano dal partito di Conte.

 
Giustificazioni alla scelta arrivano anche da Carlo Fidanza, che conferma “l’impegno di Fratelli d’Italia contro le ingerenze di ogni tipo” e accusa “la maggioranza di centrosinistra del Parlamento europeo di utilizzare la risoluzione di oggi come una clava contro gli avversari politici, introducendo nel testo una lunga serie di fake news rifiutandosi di condannare le infiltrazioni russe nei partiti di sinistra", spiega Fidanza. 

 
Silenzio dal Pd. Mentre dalle forze politiche arrivano i primi posizionamenti, dal Nazareno infatti, per ora, scelgono di non attaccare l’alleato Conte. Unica voce fuori dal coro la vicepresidente dem dell'Eurocamera Pina Picierno che definisce l'astensione "un atto molto grave". All'attaco invece il Terzo Polo, "Lega e M5S, stavolta insieme a FdI danno una certezza che si conferma anche in quest'ultima seduta a Strasburgo: fino all'ultimo voto, gli amici si difendono", commenta l'eurodeputato di Italia Viva Nicola Danti. Accuse ribadite dal collega Sandro Gozi, che si dice non sopreso dalla "strana alleanza": "Il partito pro-Putin italiano è vivo ed è trasversale"