In Europa
I partiti italiani uniti contro la riforma del Patto di stabilità
Al Parlamento europeo gli italiani hanno votato contro o si sono astenuti, disconoscendo i negoziati sulla riforma fiscale condotta da Giorgetti e Gentiloni. L'unica eccezione il Südtiroler Volkspartei
Bruxelles. “Abbiamo unito la politica italiana”, ha ironizzato amaro il commissario Paolo Gentiloni, dopo che il Parlamento europeo ha approvato la riforma del Patto di stabilità e crescita, senza il voto dei principali partiti di maggioranza e opposizione italiani. L’Italia è il paese che ha il secondo debito più alto dell’Unione europea dopo la Grecia, il 137,3 per cento del pil, ma a differenza di quello greco non è su una traiettoria discendente. L’Italia è anche il paese che nel 2023 ha registrato il più alto deficit con il 7,4 per cento, tre punti in più di quanto programmato solo un anno fa. Eppure tutti i partiti italiani rappresentati al Parlamento europeo si sono astenuti o hanno votato contro le nuove regole di governance economica. Con un’unica eccezione: il Südtiroler Volkspartei.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE