La riforma del Patto di stabilità e crescita che sarà votata oggi dal Parlamento europeo è stata proposta da Paolo Gentiloni ed è stata negoziata e approvata da Giancarlo Giorgetti. Il commissario europeo all’Economia e il ministro italiano dell’Economia non sono completamente soddisfatti dell’accordo raggiunto all’Ecofin, ma entrambi hanno salutato l’intesa come un passo avanti nella direzione giusta, in ogni caso un miglioramento rispetto alle vecchie regole. Ci sarà un po’ più di spazio fiscale per gli investimenti e le riforme. E’ stata inclusa una mini “golden rule” per tenere conto delle spese per la Difesa. Grazie a un’alleanza tra Francia e Italia è stata strappata alla Germania una concessione che permette di scontare dallo sforzo sul deficit l’aumento degli interessi sul debito per un triennio. Le sanzioni delle procedure per deficit eccessivo saranno più morbide. Eppure il Partito democratico, il partito di Gentiloni, e la Lega, quello di Giorgetti, hanno deciso di non votare a favore della riforma del Patto di stabilità.
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