
(foto d'archivio LaPresse)
Roma discarica aperta
La città è lurida e infatti in regione non vengono a capo del piano rifiuti che manca da sette anni
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Problema di credibilità
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Gnocchi e ranocchi
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La nuova Opa di Salvini su Roma, moderata e “civica” (ma c'è FdI)
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Azzurro Scipioni, la sala cinema d'essay che non ha chiuso per Covid
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A Roma sindaco cercasi: Flavio Cattaneo dice no, grazie
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Ora nel Pd c'è chi dice: a Roma candidiamo Monica Cirinnà
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Quello di Pinuccia Montanari è un beau geste?
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Palude, balbuzie, ideologia e tangenti. Il M5s alle prese con lo stadio
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Requiem per un fratello
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Tutti al mare
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Raggi e quel sonetto rivelatore
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Virginia non molla e rilancia, tutti i consiglieri m5s sono con lei
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Una capitale poco competitiva
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E ora la Raggi fa arrabbiare pure lo stato maggiore della Difesa
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Vive la France
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Una nobile carcassa e una storia pazzesca: gli ex mercati generali
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Che barba, che noia
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Nel Lazio test sierologici per gli arrivi dai paesi dell'est. Ma solo in autobus
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Primarie per tutti nella capitale
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Non c'è il candidato sindaco, ma ecco la prima lista civica (a destra)
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Roma, Marino attacca Raggi: "Il problema dei rifiuti è colpa tua"
Roma. La sua assenza è stata motivo di scontro e rimpallo politico a lungo, il suo contenuto adesso è finalmente in discussione nell’Aula del Consiglio regionale del Lazio. Il piano rifiuti potrebbe essere approvato nei prossimi giorni. Una cosa però è certa: non sarà facile. Ieri pomeriggio nell’Aula di via della Pisana è andata in scena la seconda giornata di discussione con il voto dei primi emendamenti, ma per adesso non c’è una maggioranza pronta a votare l’atto. All’interno di tutti i partiti, nel Pd, come in quelli di opposizione, le posizioni sono sfumate. Termovalorizzatori ed Ato autonomo di Roma Capitale. Sono questi i due principali punti che dividono le forze politiche anche al loro interno. Tanto che per il voto finalmente si potrebbe andare per sfinimento. Nessuna forzatura della giunta, nessun maxi-emendamento calato dall’alto per limitare il dibattito. Anzi, il contrario. Una discussione lunga, punto per punto, emendamento per emendamento, nel tentativo di far trovare a ciascun consigliere la propria piccola vittoria.
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