I venti articoli più letti del Foglio nel 2022

Le analisi, le inchieste, le interviste e le storie che avete amato di più nell'anno appena passato

Ecco i nostri articoli più letti del 2022. Un modo per ripercorrere in compagnia del Foglio l'anno appena trascorso, con l'augurio di stare insieme anche nel prossimo. Le analisi, le inchieste, le interviste e le storie che avete amato di più.

  


 

Gli articoli più letti del Foglio in questo 2022

1. La figuraccia di Matteo Salvini con il sindaco di Przemysl è la seconda puntata fantozziana dei viaggi all'estero del leader della Lega. Anche a Mosca, nel 2016, la sua gita finì male per un flash mob non autorizzato. Il racconto di Luciano Capone

    

2. Era il 24 febbraio quando la Russia invase l'Ucraina. Il resoconto del primo giorno di guerra.

 

3. Era il 3 giugno quando Matteo Salvini è riuscito nell’impresa di essere contemporaneamente il primo leader sovranista che applaude al furto di una nave italiana da parte di militari stranieri e il primo pacifista che definisce “dialogo e diplomazia” un atto di saccheggio e pirateria

 

4. Era il 25 marzo quando nel suo intervento al Consiglio europeo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ringraziò i ventisei paesi europei membri dell’Ue, criticando la cautela di Germania, Irlanda e Portogallo, prima di rivolgersi direttamente al premier ungherese Viktor Orbán chiedendogli di scegliere da che parte stare. L'articolo di Paola Peduzzi

   

5. Era il 18 marzo quando Andrea Marcenaro nella sua rubrica Andrea's version scrisse di aspettare la fine del mondo che doveva arrivare il 25 marzo. Non è arrivato, Marcenaro è più sereno.

6. Era il 7 ottobre, Giorgia Meloni aveva vinto le elezioni ma trovava difficoltà a trovare un ministro delle Finanze e in quei giorni Btp a 10 anni erano ai massimi dal 2020, le agenzie di rating borbottavano, Mps non trovava investitori disposti a scommettere sul futuro. L'analisi del direttore Claudio Cerasa 

 

7. Era il 5 ottobre quando l'imprenditore Attilio Caputo ha annunciato la chiusura dei suoi cinque hotel dopo aver ricevuto una bolletta elettrica da mezzo milione di euro. La notizia era stata rilanciata da tutti i media, ma i punti oscuri della vicenda sono tanti. L'indagine di Ermes Antonucci

8. Era l'8 ottobre, la prima della Scala e Giorgia Meloni e il suo compagno venivano fotografati assieme, eleganti, fuori dal teatro. Per Alberto Mattioli "sono quel genere di coppia che si vede in Scandinavia. Un sogno per la sinistra"

  

9. Era il 17 ottobre e Michele Brambilla scriveva dell'invenzione di una piccola azienda chimica in provincia di Reggio Emilia che rende inerte tutti i virus e i batteri che si poggiano sulle superfici. 

  

10. Era il 5 agosto quando Salvatore Merlo raccontava la tragicomica campagna elettorale di Matteo Salvini e i tentativi di Giorgia Meloni di dissimulare e glissare la preoccupazione per un tracollo della Lega (che poi ci fu)

11. Era il 4 marzo quando Giulia Pompili spiegava le strategie del Giappone che accoglieva le persone in fuga dall'Ucraina e congelava i beni di quattro banche russe (oltre quelli di diciotto funzionari russi e sette bielorussi). Un avviso alla Cina.

12. Era il 18 agosto quando pubblicammo il video delle minacce di Albino Ruberti. Uno scoop di Simone Canettieri

  

13. Era il 26 luglio quando Luciano Capone analizzava le promesse elettorali in materia di economia di Giorgia Meloni: Irpef a tre aliquote, pensione minima a 1.000 euro, tanti bonus e sconti fiscali: una serie di proposte pericolose e senza coperture. Al governo non ne rispettò una.

  

14. Era il 15 dicembre quando in una sbronza alcolica delle sue, Jack O'Malley constatò che il Mondiale aveva trasformato Lionel Messi in Roberto Saviano: qualsiasi cosa dica o faccia è giusta, inattaccabile, perfetta, indenunciabile

15. Era il 25 febbraio quando Enrico Cicchetti ci spiegava come funziona il missile Javelin, diventato il simbolo del sostegno americano all'Ucraina

16. Era il 7 ottobre quando Matteo Matzuzzi raccontava l'Angelus di Papa Francesco nel quale aveva chiesto a Vladimir Putin di porre termine al massacro e ha suggerito a Volodymyr Zelensky di essere “aperto a serie proposte di pace”

17. Era il 30 luglio quando pubblicavamo il testo dell’accordo di cooperazione siglato nel 2017 fra Lega e Russia unita. E tacitamente rinnovato lo scorso marzo

18. Era il 3 marzo quando pubblicammo questo editoriale nel quale notammo che solo la guerra in Ucraina riuscì a fare ammettere a Coldiretti che il nostro grano non ci bastava e dovevamo importarlo

19. Era il 16 febbraio quando Giorgio Burreddu ci spiegava il problema tra innovazione e performance nel pattinaggio artistico

20. Era il 21 dicembre quando Giovanni Battistuzzi raccontò la storia di Luca Vergallito che era riuscito a ottenere un contratto professionistico con la Alpecin-Deceuninck anche grazie alle sue performance sui rulli e sulla diffocoltà dei "puristi" della bicicletta con certa modernità

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