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Il 25 sarà la fine del mondo. Capito? Tutti morti

Andrea Marcenaro

Nel frattempo chiedo a Franca se vuole risposarmi e sono certo di beccarmi un no

Marina Ovsyannikova. E adesso, nell’attesa del 25 marzo, giorno fatidico. Ieri sono andato a Milano a mangiare da Carlo Cracco, e farà pure cacare, ma con ‘sto Cracco me la menano da anni. Il 19 marzo, chiedo a Franca se vuole risposarmi e sono certo di beccarmi un no. Il 20, fosse un sì, viaggio di rinozze da Milano a Como, come l’altra volta, in treno con guasto e ritardo di un’ora e mezza, come l’altra volta, pernottamento nell’unico albergo senza bar e senza vista sul lago, come l’altra volta, più giretto noi due soli sul pedalò, che poi viene il sole e schioppi di caldo e di fatica più dell’altra volta. Il 21, Portofino: dopo cinquant’anni che mi spiegano quanto è bella e selvaggia questa cazzo di Maremma dove teniamo la stamberghetta, torno a rifarmi gli occhi nei luoghi poveri e desolati della mia infanzia. Con tanto di Martini al bar della Gritta, che sarà pure da cafoni, ora, ma prima non lo era. Martedì 22 telefono a qualcuno a Genova e il primo che si ricorda di me pago io la cena. Nessuno si ricorda? Risparmio. Il 23 vado alla vecchia Sala chiamata dei portuali, a San Benigno, col ritratto di Togliatti. Niente più portuali, così mi piglia la nostalgia. Altro risparmio. Il 24, sparato a Montecarlo: per un rosario infinito di bestemmie coloratissime contro Cavour, che ha regalato quel paradiso nostro a una biondina di Hollywood, a un principe fintopanzone scappato da Genova perché manco conosceva l’esistenza del remo, e a quel paio di biscazzieri che ne hanno fatto il cesso che è diventato. E siamo al 25, giorno e motivo per cui venne scritta la presente cazzata. Ecco: chissenefrega del 25. Perfino di Putin me ne sbatterò, il 25. Come ha detto Papa Ciccio della Pace, il Terzo segreto di Fatima svela infatti che il 25 marzo prossimo arriverà la fine del mondo. La fine del mondo. Capito? Tutti morti. E fu la Madonna in persona a informare i pastorelli lusitani che sarà colpa della Russia. Capito bene? Della Russia. Non di Sleepy Joe. Non della Nato. Non della Ue (a parte un po’ l’ottima Merkel, con quel lunghissimo tubo di merda). Non di Zelensky. Non di Soros e manco di Israele. Santa carta canta: sarà colpa di una minchiata della Russia. Di Mosca. Del Cremlino. Di un usciere del Cremlino. Parola comunque della Maria Santissima. E almeno qui dovrebbero piantarla, i pacifisti gnegné, di confezionare gli hamburger loro coi maroni nostri.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.