Putin caccia il generale Surovikin dal comando dell'aeronautica

Il “macellaio di Aleppo” era sospettato di essere a conoscenza dei piani di ammutinamento del gruppo Wagner e di averli anche appoggiati. È stato sostituito dal generale Viktor Afzalov, dice l'agenzia di stato Ria Novosti

Il generale russo Sergei Surovikin è stato rimosso dal suo incarico. Martedì, Surovikin è stato sostituito al comando dell'aeronautica dal generale Viktor Afzalov, secondo quanto scrive l'agenzia Ria Novosti (agenzia di stampa che dipende dal governo russo) che cita sue fonti e conferma così quanto aveva già anticipato il sito di news Rbc. Il generale sarebbe stato rimosso con un decreto presidenziale, il cui testo però non è ancora stato reso pubblico. 

   

bombardamenti contro Kyiv e altre città dell’Ucraina, i missili lanciati indiscriminatamente contro obiettivi civili, vicino a università e asili, contro ponti e altre infrastrutture, insomma il ritorno della strategia del terrore contro tutto il territorio, sono stati il contributo alla guerra di Surovikin. È uno dei più importanti generali russi, ex capo delle operazioni militari in Ucraina e preceduto da una reputazione di spietatezza, corruzione e brutalità. Caratteristiche che in un esercito come quello russo, che presenta una carenza crescente di uomini e mezzi e altri problemi strutturali, nel calcolo di Mosca dovrebbero fare la differenza contro l’efficienza degli uomini di Kyiv. Il generale ha combattuto anche in Cecenia, in Siria è tra i sospettati di aver comandato violazioni dei diritti umani. Negli anni Novanta è stato accusato di commercio illegale di armi e ha trascorso sei mesi in prigioni perché nell’agosto del 1991, durante il fallito colpo di stato, era alla guida di una colonna di blindati che schiacciò tre manifestanti. 

   

    

Surovikin non si vedeva in pubblico da mesi: molti osservatori e fonti giornalistiche sostenevano che il generale fosse a conoscenza dei piani di ammutinamento del gruppo Wagner a fine giugno, e che forse li avesse anche appoggiati. Come scrivevamo, Prigozhin e Surovikin si sono incontrati in Siria, dove il secondo si è guadagnato il soprannome di “macellaio di Aleppo”, e il primo ha incominciato ad avere problemi con il ministro della Difesa Sergei Shoigu. A ottobre Surovikin è stato chiamato a comandare le operazioni dell’esercito russo in Ucraina, e Prigozhin lo aveva definito l’uomo “più competente dell’esercito russo”, mostrandosi d’accordo anche quando Surovikin annunciò la ritirata da Kherson per evitare che con la controffensiva ucraina i suoi soldati finissero tagliati fuori dai rifornimenti e limitare le perdite dell’esercito. Proprio mentre le critiche di Prigozhin a Shoigu e Gerasimov si facevano più dure, a Surovikin è stato affidato il comando della forze aerospaziali e al suo posto è stato nominato proprio Gerasimov. Il segnale da parte del Cremlino era chiaro, poco strategico ai fini della guerra, ma inequivocabile per i mercenari sulla posizione del presidente russo. Dopo l’inizio della marcia di Prigozhin, Surovikin è stato il primo a parlare, è intervenuto per fermare il capo dei mercenari con un discorso in cui lo invitava a non fare una guerra tra russi. Mentre gli uomini della Wagner procedevano nel loro cammino verso Mosca, l’unica forte resistenza che hanno incontrato è stata proprio quella delle forze aerospaziali comandate da Surovikin, e non ci sarebbe potuto essere un loro intervento senza che fosse lui a ordinarlo.