
(foto Ansa)
Ma quanto costa piazzare la propaganda cinese sui giornali italiani?
Così, dietro alla ricompensa di click e visualizzazioni gratuite, i media cinesi veicolano il loro messaggio
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Roma. Fare propaganda è un mestiere difficile. Servono soldi, tempo, credibilità, un esercito di bot intelligenti – cioè di finti utenti dei social network che aiutano a irrobustire le visualizzazioni. Il mestiere della propaganda è un po’ più facile da quando l’editoria è in crisi ed è ancora più facile per la Cina, che ha parecchi soldi da spendere e ha capito come veicolare i suoi messaggi.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio dal 2010, si occupa delle vicende che attraversano l’Asia orientale, soprattutto di Giappone e Coree, e scrive periodicamente anche di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo. Ha una newsletter settimanale che si chiama “Katane”, ed è in libreria con "Sotto lo stesso cielo" (Mondadori). È terzo dan di kendo.