Il caso Ingroia-Napolitano Il numero due della procura di Palermo lavora per cacciare il presidente della Repubblica o quanto meno per fare di lui un’anatra zoppa. E’ un giudizio politico, il mio, su un attore politico da comizio che si muove con disinvoltura personale sulla scena pubblica. Un attore con un suo sistema di alleanze (e di inimicizie, beninteso) nel sistema dei media in primo luogo (con Repubblica e il Fatto alla crociata, e tutta una band televisiva ai suoi piedi). Anche poi nella magistratura fortemente divisa sul suo operato, con la procura di Caltanissetta che lo critica pubblicamente in relazione alla disattenzione con cui ha avallato una serie lunga di calunnie di Massimo Ciancimino, pataccaro e “icona dell’antimafia” a dire del pm. Leggi Una polemica "sconcertante". Parla Vietti, vicepresidente del Csm Giuliano Ferrara 21 GIU 2012
L’eurofobia e l’asse Gasparri-Di Pietro Se la tua linea è dare addosso a Monti, perché illusoriamente pensi che questo ti rimpannuccerà elettoralmente, la conseguenza è allearti con Di Pietro nella oscura campagna contro il Quirinale. Il senatore Pdl Maurizio Gasparri tiene la capa fresca, come dicono a Napoli, e non si fa problemi ad accreditare il dottore Ingroia, il dottore Di Matteo, cioè i pm palermitani che indagano abusivamente sul nulla, con il conforto di pataccari giudiziari come Massimo Ciancimino portati in palmo di mano da altri pataccari televisivi per infangare generali dei carabinieri e governi che hanno fatto la lotta alla mafia. Leggi A forza di ammuine si riparla di voto di Salvatore Merlo Giuliano Ferrara 21 GIU 2012
E’ possibile un giudizio equanime su Bersani? Se sia possibile un giudizio equanime a proposito di Pier Luigi Bersani, forse è presto per dirlo. Io parto da un solidissimo pregiudizio: i comunisti emiliani sono bravissima gente, parlando così in generale, e sono adattissimi ad amministrare il loro territorio e, da posizioni di governo settoriale, enti e ministeri. Ma che siano in grado di svolgere il fatale ruolo del numero uno, che sappiano maneggiare la opaca verità della politica nazionale e internazionale, questo no, questo il gruppo dirigente togliattiano del Pci non lo aveva mai messo in conto come una possibilità. Leggi Il Pd e la guerra delle ombre di Claudio Cerasa Giuliano Ferrara 20 GIU 2012
La mia morosa ideale Quel ministro, quella donna, ha per me qualcosa di prodigioso. Esprime energia, bellezza e una infinita e seria buona coscienza nella fissità del corpo e nella voce, quando legge in Senato il suo perentorio, esatto, minuzioso, visionario discorso sui lavoratori messi in ballo dalla riforma. E’ alle prese con il cretino confindustriale, e con il suo miserabile particularismo subguicciardiniano. E’ molestata dall’ossessa della Cgil e da spregevoli demagoghi di altra denominazione sindacale. Giuliano Ferrara 19 GIU 2012
Vengo dal morto, mi dici che è vivo L’aforista viennese Karl Kraus: “Ho una notizia per gli esteti: la vecchia Vienna una volta era nuova”. Ho una notizia per i creduloni, per gli oscurantisticamente corretti: “Renatino De Pedis una volta era in vita, poi è morto”. La riesumazione del bandito giacente in Sant’Apollinare con annessi misteri vaticani “alla Dan Brown”, per dirla con Sua Eminenza Reverendissima Tarcisio cardinal Bertone, ha portato alla constatazione del buono stato di conservazione della salma, poi cremata, segno che non si può mai essere sicuri dell’Inferno. Leggi “Mauro il migliore, vorrei che il giornale se lo scrivesse da solo” di Paolo Nori Giuliano Ferrara 19 GIU 2012
Cari Prof, fermate la casta dei giudici Gli aspetti patologici del dramma italiano, compresa l’incapacità dell’opposizione di farsi alternativa, e del centro sinistra di farsi governo, risalgono tutti al gran teatro di processi assurdi, che hanno occupato la scena e si sono imposti come coscienza pubblica ideologizzata. I magistrati d’assalto senza l’aura mediatica e il tradimento dei chierici sarebbero stati nulla. I media intesi come gogna del cittadino e della rappresentanza politica, senza giudici sarebbero stati nulla. Giuliano Ferrara 18 GIU 2012
Il caso Fornero Chiunque prenda una decisione in Italia è il nemico pubblico n.1 Poi dice che uno si butta con la Merkel o con Schäuble. Poi dice che uno si augura lo spread a settecento, il break-up dell’euro, una bella cura di miseria e nobiltà. Ma quanto siamo intrinsecamente cinici e straccioni? In Italia se prendi una decisione perché hai la facoltà, il potere e il dovere di farlo, e se la decisione è formulata nell’interesse comune, ti impiccano in effigie, contestano il tuo diritto di parola, vogliono le tue immediate dimissioni, ti sbertucciano, sei consegnato alla gogna mediatica in attesa di interpellazioni giudiziarie. Giuliano Ferrara 15 GIU 2012
Conso, Mancino e il cancro di Palermo Anche Giovanni Conso, dopo Nicola Mancino, si è trovato ieri la testa nelle morse della gogna di Palermo. Il giurista Conso e il politico cattolico Mancino, nelle rispettive funzioni di ministro della Giustizia e dell’Interno, ricoperte agli inizi degli anni Novanta, sono indagati per il sospetto di una combine tra lo stato e la mafia, che sarebbe stata da loro avallata con atti, omissioni testimoniali e chissà cos’altro. Giuliano Ferrara 14 GIU 2012
Il Passera solitario Il ministro dello Sviluppo rischia di non cavare un ragno dal buco della recessione, allora si arrabbia, anzi s’indigna, e spara sull’Unione europea che agisce tardi e male. Lo sappiamo. Lo scriviamo da mesi, molti mesi. Per senso di responsabilità nazionale, per realistica considerazione della mancanza di alternative, ci teniamo da conto il governo Monti, Passera compreso. Leggi Come salvare il Pld senza inseguire Grillo, assieme a Monti oppure no di Fabrizio Cicchitto Giuliano Ferrara 13 GIU 2012
Deboli con i forti, caduta di stile Repubblica gioca al gatto con il topo. Il topo è il governo Monti. L’ultima provocazione, insidiosa e salace come sempre quando si tratti di applicare collaudati criteri di potere mediatico alla fragile impalcaura della democrazia italiana, era evidente a tutti. Per una squadra di tecnici del giornale-partito come Repubblica non basta far ballare Monti e il suo esecutivo inanellando una collana di titoli e commenti intorno ai fatti, bisogna creare il fatto come evento politico e amministrativo nudo, entrare nel governo, perquisirne i recessi operativi. Leggi Geometrica potenza del partito Repubblica di Alessandro Giuli Giuliano Ferrara 12 GIU 2012