Cattivi scienziati
Danni collaterali
Il Covid ha forzato la sospensione o il ritardo delle vaccinazioni per altre malattie. L’allarme dell’Oms
Il coronavirus ucciderà i bambini. Questo è quanto abbiamo appreso lunedì dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Non in modo diretto – non cioè infettandoli e portandoli alla morte per le conseguenze della malattia – ma perché, in tutto il mondo, la pandemia ha forzato la sospensione o il ritardo delle vaccinazioni, per malattie molto importanti e pericolose, quali per esempio la poliomielite. Almeno in 21 diverse nazioni, cominciano a scarseggiare i vaccini a causa delle restrizioni sul traffico internazionale, dice l’Oms: sicché un’intera generazione è non solo a rischio per la sospensione delle scuole e per l’aumento degli abusi dovuti al lockdown e allo stress che si genera nelle famiglie, ma soprattutto per non accedere in tempo a vaccini salvavita. Un patogeno – il coronavirus – rischia quindi di servire da cavallo di troia per molti altri, come conseguenza del blocco sistemico che le nostre attività e il nostro modo di vivere stanno sperimentando in tutto il mondo.
Oltre alle vaccinazioni, altre importantissime misure di sanità pubblica stanno sopportando conseguenze notevoli nel mondo: tra queste, per esempio, l’assistenza farmacologica e profilattica per la malaria, con il rischio che in breve tempo i casi nell’Africa sub-Sahariana raddoppino, secondo la denuncia dell’Oms.
Sebbene si siano già più volte denunciate, anche nell’ultimo studio che mi vede coautore con un gruppo di fisici, le notevoli conseguenze che il blocco sanitario locale ha in termini di salute (e morte) delle persone anche non affette dal coronavirus, è necessario a questo punto allargare lo sguardo al sistema sanitario globale: in questo caso, le difficoltà che si stanno manifestando rischiano di causare milioni di morti, se non affrontate già subito. E’ per questo più che mai urgente seguire l’invito dell’Oms ai paesi membri a investire perché il programma di vaccinazione globale della Global Alliance for Vaccines and Immunization, il cui completamento è previsto per il 2025, sia salvaguardato dalle nefaste conseguenze sulla nostra attività del coronavirus. In caso contrario, per la gioia dei no-vax di tutto il mondo, la mancanza di vaccini forniti al momento giusto e il rallentamento dei programmi di profilassi e cura antimalarica peseranno sulla popolazione mondiale molto, molto di più di qualunque coronavirus; e le malattie che usciranno dal vaso di Pandora in cui stiamo cercando di costringerle non si limiteranno a colpire il Terzo mondo. Possiamo fermarle, oggi; e dobbiamo farlo.
Editoriali
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