Zingaretti riunisce il Pd nell'Abbazia di San Pastore a Contigliano (foto LaPresse)

Il grillismo non si archivia con le chiacchiere

Redazione

I cinque punti della “svolta” Pd indicano una svolta che non si vede

"Rivoluzione verde per tornare a crescere, Italia semplice per sburocratizzare, Equity Act per parità salariale uomo-donna ed equilibrio nord-sud, aumento di spesa per l’educazione, salute e assistenza”. Sono i cinque punti snocciolati dal segretario pd Nicola Zingaretti a chi, al seminario nell’abbazia di Contigliano, lo ha accusato di acquiescenza verso gli alleati a 5 stelle. Tra i democratici, inviti alla concretezza arrivano da Matteo Orfini o dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori (i renziani ricordano “il problema Irpef che va ridisegnato da zero”). L’Italia è il paese europeo, dopo Francia e Belgio, nel quale la classe media paga più tasse (anzi, paga quasi tutte le tasse) in cambio di servizi incomparabilmente peggiori. Zingaretti risponde con un non proprio chiarissimo “Equity Act”. La vera equità, ci permettiamo di notare, sarebbe ridurre le imposte sul reddito anche ritoccando l’Iva su alcuni beni e tagliando svariate deduzioni e detrazioni considerate intoccabili. 

 

Colpisce anche che ogni capitolo, anzi “pilastro”, abbia un titoletto pedagogico: green, equity, semplice e così via. Di slogan è sempre popolata la politica, lo sappiamo, sennonché data l’alleanza con i grillini, che a forza di slogan hanno paralizzato l’Italia, sarebbe meglio evitare. Magari anche ricordando il recente tonfo di Jeremy Corbyn (di cui il segretario del Pd per fortuna non era tifoso) che con i suoi slogan massimalisti ha portato i laburisti britannici ai minimi dal 1935. Altro esempio, oltre all’Irpef, la svolta verde. Che la tendenza mondiale sia quella non c’è dubbio, ma come affrontarla? Handelsblatt stima in 410 mila i posti di lavoro a rischio in Germania con la riconversione dell’industria dell’auto. Forse è una cifra eccessiva, ma le fusioni tra i big delle quattro ruote muovono dalla necessità di ridurre i costi per fronteggiare nuovi investimenti: la logica vuole che ci si prepari con più flessibilità anziché ammiccare a chi vuole smantellare il Jobs Act. Educazione e sanità sono obiettivi giusti, peccato che fin qui questo governo abbia fatto ben poco. Dopo la morfina del conclave, servirebbe uno choc. Se il Pd vuole dimostrare di non essere subalterno al grillismo lo deve fare con i fatti e non con le chiacchiere.

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