Si vota su Rousseau. Comunque vada, ha vinto Salvini

Il M5s affida la scelta sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini alla democrazia diretta (da Casaleggio) e a un quesito confuso. Il ministro dell'Interno, sempre un passo avanti, ringrazia

David Allegranti

Finalmente è giunto il giorno del giudizio: si vota con un contorto quesito sulla piattaforma Rousseau del M5s, per decidere dell'autorizzazione a procedere riguardo al senatore Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno è l'unico che ne guadagna, perché si parla sempre soltanto di lui: sia che metta la foto di un piatto di pasta al ragù su Instagram, sia che si occupi con feroce truculenza del tema centrale della campagna elettorale, l'immigrazione. E la democrazia diretta (dalla Casaleggio associati) si rivela per quello che è: una truffa. @fragolina83, @bufalo86 saranno gli unici autorizzati a dire se Salvini va processato oppure no. La “democrazia diretta” che prevale su democrazia rappresentativa, potere giudiziario e legislativo, tutto sui server della Casaleggio. Tant'è che la piattaforma Rousseau, puntualmente, è andata in crash e si è dovuto procedere a uno slittamento del voto.

  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.