Tutto come previsto. I grillini dicono no al processo a Salvini

In 52 mila partecipano alla votazione su Rousseau: il 59,05 per cento si esprime contro l'autorizzazione a procedere. Di Maio esulta: “Grazie a tutti. Sono orgoglioso”

Di certo non è un risultato a sorpresa. Tutto, dal quesito incomprensibile (poi tradotto in corso d'opera) alle dichiarazioni ufficiali, mostravano già chiaramente che, nonostante i dubbi e le preoccupazioni di tanti, Marco Travaglio in testa, il M5s avrebbe fatto di tutto per salvare Matteo Salvini dal processo sul caso della nave Diciotti. E poco importa se, fino a qualche mese fa, i grillini indicavano l'immunità parlamentare come l'origine di tutti i mali. Visti da Palazzo Chigi anche i valori non negoziabili diventano un po' più elastici e aggirabili. 

 

Così alla fine, dopo una giornata di problemi tecnici e conseguenti rallentamenti nelle operazioni di voto, la piattaforma Rousseau ha emesso il proprio verdetto: 52.417 gli iscritti che hanno partecipato alla consultazione, 30.948 cioè il 59,05 per cento hanno detto no all'autorizzazione a procedere, i restanti 21.469 (il 40,95 per cento) si sono invece espressi per il sì. Ora la parola passa ai parlamentari grillini che dovranno decidere, in coscienza, se andare contro se stessi e quello che hanno sempre proclamato o andare contro la “volontà popolare”.

 

Il primo banco di prova è la riunione della Giunta per le autorizzazioni del Senato convocata per domani, 19 febbraio. I parlamentari del M5s sono 7 su 23. Dei restanti 16 senatori nove, quelli di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, hanno già dichiarato che voteranno contro la richiesta del tribunale dei ministri di Catania. I grillini sono quindi decisivi, ma la vera domanda è: voteranno compatti? O alla fine ci saranno delle defezioni?

 

Insomma, l'impressione è che per il M5s i problemi inizino proprio adesso, anche se le parole del comunicato che accompagna i risultati della votazione assomiglia quasi alla celebrazione di una vittoria. “La votazione odierna - si legge - entra nella storia di Rousseau per essere stata quella con il maggior numero di votanti di sempre in una singola giornata. Un record. E ciò conferma l’importanza dei principi di democrazia diretta all’interno del MoVimento 5 Stelle. Fino a oggi il primo gradino del podio era occupato dal voto sulle Quirinarie del gennaio 2015, quando votarono 51.677 iscritti”. 

 

Anche Luigi Di Maio, su Facebook, esulta: “Grazie a tutti. Sono orgoglioso di far parte dell’unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle”. L'epoca dell'uno vale uno, se c'era ancora qualche dubbio, è definitivamente archiviata.

 

 

 

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