Marco Minniti (foto LaPresse)

“Serve una guida forte e autorevole”, 500 sindaci a sostegno di Minniti

Redazione

I primi cittadini firmano un appello a sostegno della candidatura a segretario dell'ex ministro. All'Assemblea del Pd Martina formalizza le dimissioni e avvia l'iter congressuale

L'iter del congresso Pd è ufficialmente avviato. Oggi Maurizio Martina ha formalizzato, davanti all'assemblea nazionale del partito riunita all'hotel Ergife di Roma, le proprie dimissioni. “Confermo qui le mie dimissioni - ha detto - Ora mettiamo in campo una stagione di unità. Ricordiamoci tutti che il nostro nemico è la destra e a nessuno di noi è consentito giocare tatticamente in maniera compulsiva su questo percorso congressuale”. Per capire quale potrebbe essere il futuro dei Democratici, però, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. Il primo è la data delle primarie. Il secondo riguarda i nomi dei possibili candidati. Né Martina, né Marco Minniti hanno sciolto la propria riserva. Ma a sostegno dell'ex ministro dell'Interno, come annunciato dal Foglio, è arrivato proprio oggi un appello sottoscritto da 551 sindaci. 

 

 

Maurizio Martina e Marco Minniti a margine dell'Assemblea Pd

 

Ad annunciarlo il primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci, che ha aggiunto: “Serve una guida forte e autorevole, per un’opposizione netta e per un’alternativa riformista e di popolo. Oltre ai sindaci, altri 200 amministratori regionali e comunali stanno sottoscrivendo l’appello. E la raccolta va avanti”.  

 

 

Nella lista dei primi cittadini che hanno firmato l’appello per Minniti segretario del Pd compaiono, tra gli altri, Francesco Menna (Vasto), Marco Alessandrini (Pescara), Andrea Bernardo (Colobraro), Angelo Lamboglia (Lauria), Ernesto Alecci (Soverato), Pino Capalbo (Acri), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Giulia Russo (Ricadi), Yuri Gioino (Lioni), Dimitri Russo (Castel Volturno), Pasquale Fuccio (Casoria), Ciro Bonajuto (Ercolano), Giorgio Zinno (San Giorgio A Cremano), Giuseppe Lanzara (Pontecagnano), Vincenzo Napoli  (Salerno), Isabella  Conti (San Lazzaro Di Savena), Gabriele Fratto (Bertinoro), Filippo Frittelli (Salsomaggiore Terme), Massimo Castelli (Cerignale), Francesco Rolleri (Vigolzone), Ivan Buzzi  (Pontebba), Sergio Di Raimo (Sezze), Marco Cortella (Forano), Massimo Paolini (Montefiascone),  Rosario Amico (Serra Riccò), Enrico Ioculano (Ventimiglia), Emiliana Orlandi (Arcola), Giorgio Cangiano (Albenga), Giorgio Gori (Bergamo), Sebastian Nicoli (Romano Di Lombardia), Giambattista Sarnico (Ospitaletto), Federico Bassani (Lurago D'Erba), Giuseppe Aldeghi (Barzanò),Virginio Brivio (Lecco), Giuseppe  Russo (Tavazzano),  Mattia Palazzi (Mantova), Paolo Micheli (Segrate), Maurilio Longhin (Cesano Maderno), Marcello Infurna (Certosa Di Pavia), Stefano    Bellaria (Somma Lobardo), Silvia Marchionini (Verbania), Simone Pugnaloni   (Osimo), Valerio Lucciarini (Offida), Romano   Carancini (Macerata), Emanuele Feduzi (Fermignano), Matteo Ricci  (Pesaro), Angelo  Sbrocca (Termoli), Francesco Lombardi (San Pietro Avellana), Rocchino Muliere (Novi Ligure), Gianluca Forno (Baldichieri), Claudio Castello (Chivasso), Maura Forte (Vercelli), Antonio Decaro (Bari), Franco Zaccaria (Fasano), Francesco Miglio (San Severo), Mario Bruno (Alghero), Alessandro Piredda (Senorbi) Salvatore Corrias (Baunei), Serena Massa (Senis), Fabio Albieri (Calangianus), Giovanni   Serra (Ossi), Francesca Valenti (Sciacca), Antonino Di Fuardo (Misterbianco), Fabio Venezia (Troina), Antonio Baglio (Galati Mamertina), Lino Giaquinta (Giarratana), Saverio Bosco (Lentini), Sergio Chienni (Terranuova Bracciolini), Dario Nardella (Firenze), Alessio Spinelli  (Fucecchio), Francesco Limatola (Roccastrada), Samuele  Lippi (Cecina),Riccardo Tarabella (Seravezza), Roberto Valettini (Aulla), Vittorio Gabbanini (San Miniato), Marco Mazzanti (Quarrata), Primo Bosi (Vaiano), Riccardo Agnoletti (Sinalunga), Stefania Proietti (Assisi), Federico Gori  (Montecastrilli), Fulvio Centoz (Aosta), Andrea Vanni (Vighizzolo), Miriam Giuriati  (Casier), Maria Rosa Pavanello (Mirano), Clara Scapin (Legnago),Giancarlo Acerbi (Valdagno).

 

Il testo dell'appello

Un Pd forte e unito, per l’alternativa che parte dalle città. Appello dei Sindaci per congresso unitario con Marco Minniti 

Siamo in un periodo storico estremamente complesso e abbiamo bisogno di affrontare i sovranisti e la destra italiana ed europea con grande forza ed unità.

Di fronte a noi c’è un governo pericoloso, fatto di propaganda e zero fatti, che sta mettendo realmente a rischio il futuro degli italiani. 

Contestualmente, a livello europeo, la prossima sfida sarà tra chi vorrà distruggere l’Europa e chi, invece, vorrà essere protagonista nella globalizzazione con un’Europa unita e più forte.

 

Ci attendono grandi battaglie. Per questo il congresso del Partito democratico non può parlare esclusivamente al suo interno, risolvendosi in una diatriba tra parti contrapposte. E’ necessario mettere in campo un’opposizione fortissima e un progetto di alternativa culturale, riformista e di popolo alla destra populista.

 

Dopo la manifestazione di Roma, è ancora più chiaro che il nostro popolo ci chiede unità. Dobbiamo quindi essere uniti e responsabili, per sostenere con lealtà, in questa fase, il lavoro portato avanti da Maurizio Martina, in vista del Forum che si terrà a Milano nei prossimi giorni. Appuntamento che servirà a definire la piattaforma culturale e programmatica dell’alternativa. 

 

Al tempo stesso, crediamo che occorra ragionare in termini unitari anche sul prossimo congresso e sul futuro candidato.

Non possiamo fare un congresso in un clima conflittuale, abbiamo bisogno di figure autorevoli per combattere la destra, in grado di fare un’opposizione forte e capaci di uscire dalle logiche dello scontro interno. Solo così potremo mettere insieme le energie migliori del centrosinistra e ripartire.

A maggior ragione con un congresso che si svolgerà, presumibilmente, nel mezzo delle elezioni regionali in Abruzzo, Basilicata e Sardegna e alla vigilia di elezioni europee ed amministrative che riguarderanno 4mila comuni su 8mila, più la regione Piemonte. 

 

Riteniamo pertanto  che non possiamo affrontare questa fase con una contrapposizione personalistica, ne con una miriade di candidati e auto candidature che ci farebbero frantumare. 

Abbiamo bisogno di individuare un profilo forte e autorevole contro l’incompetenza e l’estremismo giallo verde. 

Crediamo pertanto che Marco Minniti, figura dal netto profilo democratico e unitario, potrebbe essere la figura giusta per guidare il nostro partito. 

Nel suo percorso Marco ha sempre dimostrato forza, autorevolezza e grande capacità unitaria all’interno della sinistra e del campo democratico, fuori da schemi precostituiti. 

Inoltre abbiamo bisogno di rendere i territori protagonisti della ripartenza. Dal riformismo concreto delle città può nascere l’alternativa e Marco è stato un riferimento per tanti sindaci italiani. 

Per questo crediamo che la sua candidatura possa essere una base di partenza per un congresso del Pd con una forte tensione unitaria e per un rilancio ed un rafforzamento vero del centrosinistra.