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Qualche consiglio di lettura per quando vi si romperà il computer

Adriano Sofri

Da Ezio Mauro a Kafka, ma anche il libro Einaudi sul mito del bolscevismo giudaico e le storie Sellerio “Cinquanta in blu”

Il mio computer è morto, di colpo, tre giorni fa, e gli rendo l’onore delle armi, dall’invalidità sconsolata in cui mi ha lasciato. Ho polpastrelli renitenti al telefono, sicché la posta vuole tornare piccola. In compenso, come si dice, ho letto parecchio: le “Anime prigioniere” di Ezio Mauro, le storie Sellerio “Cinquanta in blu”, “L’altra metà di Dio” di Ginevra Bompiani (Feltrinelli) che ha ricominciato tutto daccapo, il libro Einaudi sul mito del bolscevismo giudaico, tempestivo, di Paul Hanebrink, “Uno spettro si aggira per l’Europa” e, con costernazione, il libro di imminentissima uscita di Guido Salvini sul 12 dicembre e, infine, la postfazione di Michele Sisto alla ristampa Quodlibet de “Il Processo” di Kafka, sopra il “Leggere e tradurre Kafka nell’Italia del 1933”. A proposito delle trivialità di Trump sui cani nostri e loro, vi ricordate come finisce “Il processo”? “Come un cane!”, mormorò, e gli parve che la sua vergogna gli sarebbe sopravvissuta.

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