Grillo, il nuovo capo degli zombie divoratori di cervelli

Guido Vitiello

Altro che caos e distruzione: il comico ha un progetto esplicito di egemonia, che almeno per metà ha già trionfato

Il vecchio comico truccato da politico truccato da Joker che inneggia al caos ha attirato il grosso delle attenzioni, ma nello show di Beppe Grillo a Napoli per Italia 5 stelle 2019 il passaggio da annotare era un altro, incastonato in un discorso che andava dalla sua ritenzione testicolare infantile alle cure senili per la prostata, dunque in quello che possiamo legittimamente definire un contesto di cazzate. Commentando il deprimente slogan “Tu vali tu” del Pd, gli alberelli di Italia viva e il taglio dei parlamentari, Grillo ha detto: “Avete capito cosa significa, adesso? Significa dare una narrazione al Pd, dare una narrazione a migliaia di giovani, che vogliono un linguaggio, dei motivi, una visione”. Altro che caos e distruzione: è un progetto esplicito di egemonia, che almeno per metà ha già trionfato.

 

 

Dieci anni fa Grillo si presentava come il capo di un drappello di vivi in un cimitero di partiti-zombie. Oggi lo schema è cambiato, vuol esser lui la guida degli zombie divoratori di cervelli, quei bei cervellini freschi dei giovani democratici. “Siamo noi a contaminare, lo mostra il taglio di deputati e senatori”, ha ribadito a Repubblica Laura Castelli, mascherata come sempre da viceministro dell’Economia, e anche se è probabile che avesse in mente l’accezione letteraria del verbo contaminare, io non riuscivo a non pensare al titolo di un vecchio horror fantascientifico, che non è proprio un film di zombie ma poco ci manca: “Incubo sulla città contaminata”. Ci siamo tutti dentro, per lo più come comparse.

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