Europa Ore 7

Usa e Nato al buio sulle intenzioni di Putin

La "dimenticanza" di Welle sul decesso di Sassoli e gli insulti nell'estrema destra. Una candidata dei Verdi per la presidenza del Parlamento e Pina Picierno. La Commissione sequestra fondi Ue alla Polonia, le scuse di Johnson, la frugalità del governo Rutte IV

David Carretta

Sette ore di riunione tra l'Alleanza atlantica e i rappresentanti del Cremlino ieri a Bruxelles non hanno prodotto alcun risultato. Sherman ieri è stata costretta ad ammettere di non avere idea di cosa farà la Russia in Ucraina. Invasione o de-escalation? “Non lo so”, ha detto

Il Consiglio Nato-Russia, il secondo appuntamento di questa settimana di diplomazia per cercare di uscire dall'impasse della crisi ucraina, si è concluso come il primo a Ginevra. Otto ore di colloquio tra la vicesegretaria di Stato americana, Wendy Sherman, e il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, nella città svizzera lunedì e sette ore di riunione tra l'Alleanza atlantica e i rappresentanti di Vladimir Putin ieri a Bruxelles non hanno prodotto alcun risultato. Peggio. Sherman ieri è stata costretta ad ammettere di non avere idea di cosa farà la Russia in Ucraina. Invasione o de-escalation? “Non lo so”, ha detto Sherman in conferenza stampa, citando un'espressione utilizzata da un analista russo: "Who the heck knows". Tradotto: “Chi diavolo lo sa”. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, non sa nemmeno se Putin è pronto a rispondere all'offerta messa sul tavolo dall'Alleanza atlantica di discutere di questioni come la trasparenza, il disarmo, la proliferazione e la presenza di missili sui territori reciproci.

 

Nel Consiglio Nato-Russia, l'Alleanza atlantica ha risposto alle linee rosse sull'architettura di sicurezza europea fissate da Putin per non invadere l'Ucraina con le proprie di linee rosse. Stoltenberg ha spiegato che i rappresentanti russi hanno “messo sul tavolo” le due proposte di trattato volte ad impedire ulteriori allargamenti della Nato e la presenza di truppe dell'Alleanza negli stati membri ai confini orientali. “Gli alleati per parte loro hanno riaffermato la politica della porta aperta della Nato e il diritto per ogni paese di scegliere i propri accordi di sicurezza. Gli alleati hanno detto chiaramente che non rinunceranno alla loro possibilità di difendersi reciprocamente inclusa con la presenza di truppe sulla parte est dell'Alleanza”, ha spiegato Stoltenberg. La stessa posizione è stata espressa da Sherman. “Semplicemente fuori discussione”, ha detto la vicesegretaria di Stato americana: “Non chiuderemo la porta”. In un editoriale il Foglio spiega che la Nato ha fatto bene a non fare concessioni ai russi.

 

Sherman ha sottolineato che l'offensiva russa ha avuto un effetto controproducente. Finlandia e Svezia hanno iniziato a discutere di una possibile adesione alla Nato. “Una delle cose che la Russia ha fatto e non si aspettava è di unire tutta l'Europa, membri della Nato o no”, ha spiegato Sherman. Ma questo non cambia il fatto che l'occidente è appeso alle decisioni di Putin. “Siamo pronti a mettere in calendario una serie di incontri che affrontino tutta una serie di questioni”, ha detto Stoltenberg. Ma “la Russia non era in grado di dare il suo accordo a questa proposta. Non l'ha rigettato. Il rappresentante russo ha detto che ha bisogno di tempo”, ha spiegato il segretario generale della Nato. “La Russia ha una scelta da fare”, ha detto Sherman. Ma da parte russa “non c'è stato un impegno alla de-escalation”.

 

Stoltenberg ha parlato di “un momento determinante per la sicurezza europea”. Ma l'Unione europea è condannata ai margini. Nonostante Sherman si sia spesa per informare la Commissione e il Servizio europeo di azione esterna, l'Ue in quanto tale non è coinvolta nelle discussioni che proseguiranno oggi all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). I ministri della Difesa dei Ventisette ieri sera hanno iniziato a riunirsi a Brest, dove oggi arriveranno anche quelli degli Esteri. L'Alto rappresentante, Josep Borrell, ieri ha pubblicato un altro articolo sul suo blog per dire che "l'Ue deve restare ferma, unita e agire" di fronte alla minaccia della Russia. Ma il solo fatto che Borrell sia costretto a chiederlo lascia intendere che i 27 sono divisi su cosa fare davvero.

 

Le sanzioni massicce contro la Russia sono il grande dilemma degli europei. Alcuni stati membri temono ripercussioni per le loro economie o hanno paura di una rappresaglia di Putin con il gas. Come spiega il Financial Times, il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia, Fatih Birol, ieri ha accusato la Russia di aver ridotto le forniture all'Europa in un momento di "tensioni geopolitiche" sull'Ucraina. Putin sa anche di poter contare su degli alleati tra i 27 stati membri. Sul Monde Sylvie Kauffmann spiega come Viktor Orban ha fatto di Budapest la capitale della contro-diplomazia europea non solo sulla Russia, ma anche su Cina, Kazakistan e Bosnia-Herzegovina.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 13 gennaio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Welle si è scordato di annunciare il decesso di Sassoli - Il segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle, si è reso protagonista di un'infelice gaffe sulla morte di David Sassoli. La prima comunicazione ufficiale del decesso da parte di Welle allo staff del Parlamento europeo è arrivata martedì solo poco dopo le 15, quasi dieci ore dopo l'annuncio da parte del portavoce di Sassoli. Peggio ancora, l'email del segretario generale aveva come titolo: “L'8a edizione della Giornata dell'innovazione dell'amministrazione del Parlamento europeo rinviata al 4 marzo 2022”. Ci siamo procurati il testo del messaggio di Welle. “Cari colleghi, come sapete il presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, è deceduto la scorsa notte. Siamo tutti profondamente rattristati (…). Il presidente Sassoli era previsto come oratore principale all'Innovation Day questo venerdì. Date queste tristi circostanze, ho deciso di rinviare l'8a giornata dell'innovazione a venerdì 4 marzo 2022”.

 

Le giustificazioni ufficiali della dimenticanza di Welle - Un portavoce del Parlamento europeo ci ha spiegato che la comunicazione formale da parte di Welle del decesso di Sassoli è stata inviata dopo l'email sulla Giornata dell'innovazione, “appena disponibili” i dettagli sul funerale e la camera ardente. “La notifica è stata fatta anche sui social media e un banner è stato messo sul sito web del Parlamento europeo”, ci ha detto il portavoce. Un funzionario europeo, sotto condizione di anonimato, ha commentato così la dimenticanza di Welle: “squallida”. Segretario generale dal 2009, tedesco vicino al Ppe, Welle è considerato la personalità più potente del Parlamento europeo. Molto più del suo presidente.

 

Scandalo nell'estrema destra per gli insulti a Sassoli - Il gruppo di estrema destra Identità e democrazia ha minacciato misure disciplinari contro un deputato di Alternativa per la Germania, Nicolaus Fest, che in una chat su Whatsapp ha insultato la memoria del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Secondo Ard, che ha visto il messaggio, Fest ha scritto: "Finalmente questo bastardo se n'è andato". L'europarlamentare di Afd ha anche definito Sassoli come "un antidemocratico, una vergogna per ogni idea di Parlamento". Il presidente del gruppo Identità e democrazia, Marco Zanni ha condannato "fermamente le gravi e inaccettabili affermazione fatte dall’eurodeputato Nicolaus Fest sulla scomparsa di David Sassoli. Mi associo a quanto dichiarato dal capo delegazione di Afd, Jörg Meuthen, che ha immediatamente e nettamente deplorato il gesto. Si tratta di toni e di affermazioni che non ci appartengono e che violano i principi e lo statuto del nostro gruppo: saranno proposte azioni disciplinari nel prossimo bureau di Id”, ha detto Zanni. In serata Fest ha pubblicato una nota per scusarsi. "Le mie parole sulla morte di David Sassoli sono state inappropriate. Mi dispiace. Se fosse ancora vivo, gli chiederei scusa", ha detto l'eurodeputato di Afd.

 

A sorpresa una candidata dei Verdi per la presidenza del Parlamento europeo - La corsa di Roberta Metsola, deputata maltese del gruppo del Ppe, per prendere il posto di David Sassoli come presidente del Parlamento europeo sarà meno facile del previsto. Ieri a sorpresa il gruppo dei Verdi ha annunciato una sua candidata: l'ex ministra svedese per la Cultura e la democrazia, Alice Bah Kuhnke. Come spieghiamo sul Foglio, Bah Kuhnke rivendica l'eredità politica di Sassoli e con un profilo molto progressista. Metsola, per contro, è contestata per le sue posizioni contro l'aborto. In settembre la maltese si era astenuta su una risoluzione che chiedeva alla Commissione di rendere le violenze contro le donne un “euroreato”. La maltese rimane la grande favorita, ma Bah Kuhnke potrebbe intercettare alcuni scontenti nei gruppi dei Socialisti&Democratici e dei liberali di Renew. I deputati voteranno il 18 gennaio durante la plenaria di Strasburgo. Gli altri due candidati – il polacco nazionalista Kosma Zlotowski e la spagnola di estrema sinistra Sira Rego – non hanno possibilità.

 

Pina Picierno verso la vicepresidenza del Parlamento - "Il gruppo dei Socialisti&Democratici ha deciso di candidarmi come vicepresidente del Parlamento Ue”, ha annunciato ieri l'eurodeputata italiana del Pd, Pina Picierno: “Sono giorni duri perché manca l'abbraccio del nostro David, ma siamo determinati a continuare sulla strada che ci ha indicato. Grazie a colleghe e colleghi, in primis gli eurodeputati del Pd per la fiducia”, ha scritto Picierno su Twitter. La sua elezione in quota socialista dovrebbe essere scontata.

 

La Commissione sequestra fondi Ue alla Polonia – La Commissione europea si sta preparando a trattenere fondi dell'Ue destinati alla Polonia, dopo che il governo nazionalista di Varsavia si è rifiutato di pagare una sanzione imposta dalla Corte di giustizia dell'Ue per non aver rispettato un'ordinanza che imponeva la chiusura della miniera di carbone di Turow. Lo scoop è di Bloomberg. La Commissione ha già inviato tre ingiunzioni di pagamento per la multa da 500 mila euro al giorno. L'ammontare complessivo dovuto è di 50 milioni di euro. In caso di mancato versamento, la Commissione può bloccare i pagamenti dal bilancio comunitario agli stati membri. Con la Polonia c'è un altro contenzioso simile aperto su una seconda multa imposta dalla Corte di giustizia dell'Ue sull'indipendenza della giustizia che il governo di Varsavia si rifiuta di pagare.

 

La Commissione propone un'agenzia dell'Ue sulle droghe - La Commissione ieri ha proposto di rafforzare il mandato dell'Osservatorio europeo delle droghe, trasformandolo in un'Agenzia delle droghe dell'Ue. L'Agenzia dovrebbe avere la competenza di lanciare un'allerta quando sostanze pericolose sono vendute a fini illeciti, di sorvegliare il consumo non solo di sostanze illegali ma anche di quelle legali che creano dipendenze, e di elaborare campagne di prevenzioni a livello europeo. L'Agenzia sarebbe chiamata a collaborare strettamente con l'Agenzia europea dei medicinali e con Europol.  Attualmente l'Osservatorio europeo delle droghe, che ha sede a lIsbona, fornisce dati e analisi scientifiche indipendenti per sostenere l'elaborazione di politiche contro le droghe a livello di Ue e ha un bilancio di 123 milioni di euro fino al 2027. Per la trasformazione in Agenzia servirebbero tra i 51 e i 68 milioni di euro aggiuntivi e una quarantina di funzionari in più rispetto ai 111 attuali.

 

Hahn contro la golden rule di Draghi e Macron - La proposta di dicembre di Mario Draghi e Emmanuel Macron di escludere dalle regole fiscali dell'Ue gli investimenti strategici per il futuro, come quelli nel Green deal, incontra resistenza dentro la Commissione. In un'intervista al Financial Times, il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, si è detto contrario a ogni forma di golden rule. "Non sostengo alcuna idea di escludere alcuni tipi di debito, qualificandoli come debito buono, debito sostenibili, debito verde, eccetera. Alla fine della giornata, il debito è debito", ha spiegato Hahn. Fortunatamente sono il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario Paolo Gentiloni ad avere la responsabilità di elaborare la proposta di revisione delle regole del Patto di stabilità e crescita. Ma anche tra loro due le idee su come gestire i conti pubblici non coincidono pienamente.

 

Quanto sarà frugale la pazza Olanda della democrazia polder? - A proposito di frugali, oggi è giovedì ed esce il nuovo numero della rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini si sono avventurate nei Paesi Bassi facendo una domanda: a quanta frugalità saprà rinunciare il governo Rutte IV? Il premier olandese ha formato il suo quarto governo che è uguale a prima, ma completamente diverso e ben più spendaccione. Nell'articolo ci sono le ragioni, le scelte e i volti di quella che potrebbe diventare un'altra stella allineata nel progetto di ristrutturazione dell'Ue.

 

Johnson si scusa per i party, ma è pericolosamente fragile - Il primo ministro, Boris Johnson, ieri si è scusato davanti alla Camera dei Comuni per le feste a Downing Street durante i lockdown contro il Covid-19, ma ha rifiutato di dare le dimissioni come chiesto dall'opposizione Labour. Ma, come spiega Paola Peduzzi sul Foglio, non è detto che basterà: i conservatori si stanno contando per chiamare un voto di sfiducia e molti chiedono le sue dimissioni. Il numero che BoJo teme di più è 54.

 

Fridays for future oggi manifesta contro la tassonomia - I militanti di Fridays for future oggi manifesteranno davanti alla sede della Commissione per protestare contro la proposta della Commissione sulla tassonomia e l'inserimento del nucleare e del gas. Gli attivisti intendono restituire il regalo di Natale della Commissione e consegnare una gigantesca ciminiera a gas a Ursula von der Leyen, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron. L'invito agli stati membri sarà di respingere la proposta della Commissione che, secondo Fridays for future, "mostra che l'Ue si allontana dai suoi impegni di trattare seriamente l'emergenza climatica" in particolare dichiarando il gas fossile come "investimento sostenibile".

 


Accade oggi in Europa

– Presidenza francese del Consiglio dell'Ue: riunione informale dei ministri della Difesa (a Brest)

– Presidenza francese del Consiglio dell'Ue: riunione informale dei ministri degli Esteri (a Brest)

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a una colazione di lavoro dei rappresentanti permanenti degli stati membri (Coreper II)

– Commissione: la commissaria Kyriakides visita l'Agenzia europea dei medicinali

– Commissione: il commissario Reynders incontra in videoconferenza il premier olandese, Mark Rutte

– Parlamento europeo: conferenza dei Presidenti

– Parlamento europeo: audizione dei commissari Schinas e Johansson alla commissione Libertà civili

– Parlamento europeo: webinar per i giornalisti sul Digital Services Act

– Banca centrale europea: pubblicazione del bollettino economico

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza nella causa Regione Puglia sulle trivelle nell'Adriatico; sentenza nella causa MIUR e Ufficio Scolastico Regionale per la Campania sulla successione di contratti a tempo determinato nel settore pubblico per un tempo complessivo superiore a 36 mesi; sentenza sulla tutela giurisdizionale effettiva in Polonia; sentenza sul regolamento delle emissioni dei veicoli ad uso privato Euro 6

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