
La guerra fredda degli hamburger
Burger King chiude sei negozi in Cina. Una celebre trasmissione della tv cinese li accusa di aver usato cibo scaduto. Ma è anche l'ennesima occasione per fare a botte con l'America e i "valori americani"
Burger King, la catena di hamburger più famosa d'America, è stata costretta a scusarsi con i suoi clienti cinesi e a chiudere sei dei suoi fast food nella provincia di Jiangxi, nella Cina orientale, dopo una controversia legata all'utilizzo di cibo scaduto. La vicenda è una questione di sicurezza alimentare – un tema molto sentito dai cittadini e dall'opinione pubblica cinese – ma basta dare un'occhiata ai social network e ai commenti degli utenti per rendersi conto che gli hamburger di Burger King sono entrati ufficialmente a far parte della guerra ideologica tra America e Cina. Dopo la crisi dovuta alla pandemia, un eventuale boicottaggio contro i prodotti americani in Cina potrebbe rivelarsi molto più problematico del previsto per Washington, anche solo a livello d'immagine.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio dal 2010, si occupa delle vicende che attraversano l’Asia orientale, soprattutto di Giappone e Coree, e scrive periodicamente anche di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo. Ha una newsletter settimanale che si chiama “Katane”. È terzo dan di kendo.